Uno degli argomenti che hanno tenuto banco nei giorni di avvicinamento al Gran Premio di Gran Bretagna è stato l’epiteto di “neguinho”, “negro” o “negretto”, rivolto dal 70enne tre volte iridato Nelson Piquet nei confronti del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Oggi il britannico della Mercedes è tornato sulla questione nella conferenza stampa di vigilia della tre giorni di Silverstone, dove ha vinto l’anno scorso dopo un incidente con Max Verstappen.
- F1, Hamilton risponde a Piquet: "Basta dare spazio a chi non ci rappresenta più!"
- F1, Hamilton: "Grazie a chi mi ha dato il suo sostegno"
- F1, Hamilton: "Spingo per la diversità e l'inclusione in questo sport"
F1, Hamilton risponde a Piquet: “Basta dare spazio a chi non ci rappresenta più!”
Piquet si è poi scusato con Hamilton arrampicandosi però un po’ sugli specchi dicendo che “neguinho” significa “ragazzo” e quindi era stato tradotto male. Ma Hamilton gli ha risposto in maniera piccata.
“Ho spesso subito manifestazioni di razzismo, critiche o negatività. E spesso anche discriminazioni subdole. Ma guardo al quadro complessivo e non capisco perché si continua a dare spazio a chi la F1 non la rappresenta più”.
F1, Hamilton: “Grazie a chi mi ha dato il suo sostegno”
Poi Hamilton ha voluto ringraziare tutti i piloti e i rappresentanti della Formula 1 che gli hanno rivolto la loro solidarietà.
“Sono grato a tutti quelli che nella Formula 1 mi hanno manifestato il loro sostegno. Le sfide che abbiamo davanti sono ancora tante. Una F1 che guarda al Sud Africa, per esempio. E dobbiamo dare ai giovani una piattaforma diversa. E non è solo una questione di una sola persona. La reazione è stata istintiva e pronta, ma bisogna davvero cominciare ad agire. Non si dovrebbe dare spazio a queste persone”.
F1, Hamilton: “Spingo per la diversità e l’inclusione in questo sport”
Per concludere, Hamilton ha dichiarato di voler continuare a combattere, da pilota impegnato sulle piste di tutto il mondo, la sua lotta contro il razzismo.
“Siamo tutti uguali, dobbiamo unire le persone. Sono qui, ancora forte, concentrato sul mio lavoro. E spingo per la diversità e l’inclusione in questo sport, per firmare un documento che manifesti un impegno concreto. Spero che un primo passo sia stato compiuto. Però ho bisogno di aiuto da parte di tutti”.