Sulle orme di Jean Todt. Frederic Vasseur prova a trovare la strada che conduce al successo e non è impresa semplice e allora si affida al passato, all’esperienza che un altro francese ha avuto alla guida della Ferrari. L’ex amministratore delegato della Ferrari ha impiegato 7 anni per ritrovare il successo ma Vasseur e i tanti tifosi della Rossa si augurano che il percorso possa essere molto più veloce.
- Ferrari, Vasseur non si lascia schiacciare dalla pressione
- Vasseur: “L’impresa di Todt è stata sopravvivere a 7 anni di sconfitte”
- Turrini e Alesi: i consigli per Vasseur
Ferrari, Vasseur non si lascia schiacciare dalla pressione
Il lavoro di “team principal della Ferrari” è senza dubbio uno dei più prestigiosi nell’intero circus della Formula 1 ma porta con sé tanti oneri quanto onori. Lo sta cominciando a capire anche Frederic Vasseur che avrebbe preferito un inizio diverso per la sua avventura e non i soli due podi in 11 gare come è avvenuto in questa prima parte della stagione. Le critiche sono arrivate come era lecito aspettarsi ma il nativo di Draveil sembra avere le spalle larghe per affrontarle.
Credo che stiamo andando nella direzione giusta – ha rivelato in un’intervista al Corriere dello Sport – ma non possiamo parlare di obiettivi e scadenze. Dobbiamo sviluppare tutte quelle piccole cose che contribuiscono alla prestazione della macchina. Tifosi, giornalisti e sponsor vorrebbero sapere quando si tornerà a vincere ma dare una risposta sarebbe sciocco.
Vasseur: “L’impresa di Todt è stata sopravvivere a 7 anni di sconfitte”
Corsi e ricorsi storici, Vasseur si rifà ad un grande francese della Ferrari per provare a trovare la strada giusta ed il riferimento va immediatamente a Jean Todt.
Ci manca quello è mancato a Todt tra il 1993 e il 2000, eppure gli ingredienti c’erano. Ma non tutto funzionava ed hanno dovuto sincronizzarsi per riuscirci. La vera impresa è stata sopravvivere ai primi 7 anni di sconfitte più che vincere per i 7 anni successivi.
Turrini e Alesi: i consigli per Vasseur
I consigli a Vasseur arrivano da più parti. Il giornalista Leo Turrini ha chiarito ancora una volta il suo pensiero sul team principal chiarendo che godrà di un’immunità a termine: “A chi mi chiede fino a quando godrà dell’immunità ripeterò una cosa che ho già avuto modo di scrivere – ha detto a Quotidiano.net – Jean Todt, il ferocissimo Pinguino, ci mise più di un anno a vincere il suo primo Gran Premio”.
Anche Alesi guarda al passato per provare a rilanciare la Ferrari: “Vasseur dimostri di essere un team principal capace di intervenire – ha dichiarato al Corriere della Sera – che imiti Jean Todt, il quale prendeva nota di ogni affermazione dei propri collaboratori per poi verificare, cronometro alla mano, ciò che aveva promesso questo o quello”.