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Favolosa Sofia Goggia: è medaglia d'oro!

Sofia conquista la prima medaglia d’oro italiana in una discesa olimpica dal 1952: è il terzo alloro italiano a Pyeongchang 2018.

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Favolosa Sofia Goggia: è medaglia d'oro! Fonte: Ansa

La Goggiata più bella. Una notte (italiana) magica in Corea del Sud: Sofia Goggia conquista la medaglia d’oro nella discesa libera delle Olimpiadi 2018, portando in Italia per la prima volta il titolo nella categoria in campo femminile, e in assoluto dai tempi di Zeno Colò nel 1952.

La bergamasca conquista il titolo al termine di una discesa eccezionale, nella quale ha acquisito velocità col passare dei secondi. Partita col pettorale numero 5, c’era odore di medaglia una volta messa dietro, con margine, la Weirather. L’odore è diventato sempre più forte col passare dei minuti, soprattutto anche dopo che era finita dietro anche l’amica rivale Lindsey Vonn, per ben 47 centesimi. Alla fine una delusa Vonn confermerà come quella di Pyeongchang sia stata la sua ultima discesa.

Una sola paura: quella rappresentata da Ragnhild Mowinckel. La norvegese, già argento nello Slalom Gigante, viaggia sul filo dei centesimi di distanza dalla Goggia per tutta la sua discesa: all’arrivo è dietro di soli 9 centesimi, e nessuno riuscirà a migliorare la sua eccezionale discesa d’argento. È medaglia d’ORO per l’Italia!

“La vittoria la dedico a me stessa, al mio bel Paese, alle persone che vogliono bene a Sofia indipendentemente dal fatto che vinca l’Olimpiade. Grazie a chi ha creduto ad una bambina che a sei anni sognava di vincere le Olimpiadi sulla neve di Foppolo. Sono una pasticciona, ma oggi ho cercato di essere una samurai”, ha spiegato alla Rai.

L’Azzurra ha azzeccato la discesa perfetta: “Non ho ancora capito bene di avere vinto le Olimpiadi, avevo già sognato di alzare le braccia ma chi l’avrebbe mai detto. Ho cercato di costruire questa gara e sono contenta di quello che ho assemblato, è un po’ la discesa della maturità. Sono ripartita da quelle sensazioni bellissime che mia aveva lasciato il superG, da quella autenticità nella sciata che mia aveva lasciato”.

In una notte così magica per i colori azzurri, è minore la delusione per le cadute di Federica Brignone, Nicol Delago e Nadia Fanchini: in particolare per quest’ultima il rammarico è maggiore, visto che sembrava sulla strada di un gran tempo, potenzialmente da medaglia, da dedicare anche alla sorella Elena.

Messa in archivio la nona medaglia azzurra, la seconda nello sci, è tempo anche di pensare alla giornata di domani, dove Goggia e Brignone (insieme a Marta Bassino e Johanna Schnarf) torneranno in gara nella combinata, programma arricchito anche dallo slalom maschile (con Moelgg, Tonetti e Innerhofer).

SPORTAL.IT

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