Stop alle critiche. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, decide di rompere il silenzio e replicare a chi invoca le sue dimissioni. Da quando è esploso lo scandalo scommesse, dal mondo della politica – Lega su tutti – e non solo sono stati mossi diversi attacchi al numero uno della Federazione. Che risponde elencando i suoi successi.
- Altro che dimissioni, Gravina non ci sta: ecco cosa ha detto
- Gravina e l'elenco dei successi ottenuti al timone della Figc
- La risposta di Gravina alle critiche tra progetti sociali e riforme
Altro che dimissioni, Gravina non ci sta: ecco cosa ha detto
Fermato all’uscita del Coni, Gravina ha lasciato intendere che le dimissioni non sono affatto contemplate. Anzi, il presidente rilancia: “In questi ultimi cinque anni questa federazione è stata la più efficiente da quando esiste la Figc, senza voler offendere nessuno – ha dichiarato -. Quando si parla di mancanza di risultati, è evidente che amiamo ricordare solo un aspetto negativo”.
Il riferimento è alla mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale del 2022 in Qatar (la seconda di fila, dopo quella fallita in occasione di Russia 2018), ma anche al rischio di giocarsi l’accesso a Euro 2024 attraverso i playoff.
Gravina e l’elenco dei successi ottenuti al timone della Figc
A chi chiede che si faccia da parte, il 70enne dirigente di Castellaneta ricorda tutti i traguardi raggiunti dalle Nazionali negli ultimi anni. Un vero e proprio elenco, quello di Gravina: “Abbiamo vinto un Europeo dopo 60 anni e dopo 20 un Europeo Under 19, siamo arrivati secondi al Mondiale Under 20, siamo campioni d’Europa nel beach soccer e abbiamo centrato il terzo posto alla Nations League, oltre ad aver ottenuto l’assegnazione di Euro 2032. Senza dimenticare l’imbattibilità della Nazionale durata 37 partite e la lotta per salvare il calcio italiano post pandemia”.
La risposta di Gravina alle critiche tra progetti sociali e riforme
Non solo i risultati ottenuti sul rettangolo verde, Gravina parla anche dei “progetti sociali e di cosa facciamo nelle scuole. Siamo gli unici che hanno una divisione paralimpica e sperimentale”. Quindi, la questione riforme. “Sono stato il solo a presentare progetti di riforme. Ma fino a quando nel nostro statuto federale esisterà la clausola dell’intesa con le componenti non venitemi a parlare di riforme, perché è un fatto di volontà che non dipende da me”.