Ai microfoni di Sport Mediaset, Marotta ha analizzato così la finale di Champions: "Si può battere il City? Nel mondo dello sport e del calcio – ha iniziato – i pronostici della vigilia spesso possono essere ribaltati. Sappiamo che la formazione di Guardiola è la grande favorita, ma noi abbiamo tanta voglia di fare bene, di far diventare il sogno… realtà . Nel calcio non sempre vige l'equazione che chi più spende più vince. Il City è arrivato a questa finale con grandissimi meriti e ha una potenza economica grandissima, ma noi vogliamo difenderci".
"Essere in finale di Champions è sicuramente un motivo di grande orgoglio per tutti noi – ha continuato Marotta -. Lo definirei il giusto premio per la dedizione e il lavoro svolto dal luglio scorso a oggi, una stagione estremamente positiva. Il nostro cammino è stato importante e nei momenti difficili abbiamo sofferto tutti insieme: l'allenatore è stato bravo a rimettere in carreggiata la macchina, a farla ripartire e a ottenere qualcosa di davvero prestigioso. I giocatori e la società hanno fatto il resto. Il rinnovo di Inzaghi? Oggi siamo tutti concentrati su questo match che è storico per tanti di noi. Sicuramente il tecnico ha svolto il suo lavoro con grande professionalità e capacità . Il merito di questo traguardo raggiunto è principalmente suo perché ha resistito alle critiche e alle pressioni, che io per primo gli ho riservato".
Marotta ha concluso parlando del futuro di Lukaku: "Romelu è un grande professionista, ben voluto e stimato da tutti. Oltre a questo, è anche un grande attaccante e sicuramente ci fa comodo averlo. Non essendo di nostra proprietà , il 30 giugno tornerà al Chelsea per fine prestito e siamo contenti di poter iniziare un'eventuale negoziazione. Come finirà non lo so: ci troveremo con Ausilio e tutta la società per stilare quelle che saranno le nostre strategie di mercato".