Avrebbe potuto vincere lo scudetto con la maglia del Napoli ma si sarebbe potuto anche ritrovare in un letto d’ospedale sospeso tra la vita e la morte: Antonin Barak oggi è uno dei punti di forza della Fiorentina di Italiano ma la sua carriera è stata più volte vicina a svolte differenti. Sliding doors che avrebbero potuto cambiargli la storia calcistica e la vita stessa. L’ex centrocampista del Verona si confessa a Diretta.it e rivela alcuni aneddoti inediti.
- Barak è stato a un passo dall'andare al Napoli
- Barak non ha rimpianti per la soluzione Fiorentina
- Barak ha rischiato di fare la fine di Eriksen
Barak è stato a un passo dall’andare al Napoli
Dopo le belle stagioni al Verona era diventato un uomo-mercato Barak e su di lui da tempo aveva messo gli occhi Giuntoli, all’epoca ds del Napoli. I buoni rapporti con l’Hellas avevano agevolato una trattativa che sembrava chiusa: “Dopo la stagione 2021/2022 ero molto vicino, era praticamente già fatto. Ma purtroppo alla fine tutto si è complicato, non si è riusciti a chiudere a giugno e il Napoli ha ritardato la cessione di Fabián Ruiz, al posto del quale sarei dovuto arrivare io.
Alla fine, il Napoli ha ricevuto un’offerta per portare il centrocampista Ndombele dal Tottenham quasi gratis. All’epoca ero molto arrabbiato, ma col senno di poi non li biasimo affatto per aver scelto quella strada”.
Barak non ha rimpianti per la soluzione Fiorentina
Così è finito alla Fiorentina: “Mi piacciono i club che hanno una storia ricca. Il passaggio alla Fiorentina è stato il salto più grande finora, in termini di infrastrutture, strutture, qualità della squadra, tifoseria e condizioni finanziarie. Sono rimasto molto impressionato e sono molto felice di aver fatto questo passo”.
Barak ha rischiato di fare la fine di Eriksen
Tutto però sarebbe potuto andare in maniera diversa dopo il problema avuto questa estate che lo ha costretto a stare fermo per diverso tempo: “È iniziata in modo abbastanza innocente ed è finita con una polmonite bilaterale, ho avuto un versamento nei polmoni, che poi è arrivato al pericardio, sono stato ricoverato in ospedale. Ma all’epoca nessuno mi disse quanto fosse grave, cosa avrebbe potuto significare per la mia carriera futura. Ho scoperto solo più tardi che avrei potuto fare la fine di Christian Eriksen all’ultimo Europeo”.