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Gattuso si presenta a Valencia e replica a muso duro ai tifosi

Conferenza stampa di presentazione già piuttosto movimentata del nuovo tecnico del club iberico.

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È un Gennaro Gattuso subito, per così dire, carico a mille durante la conferenza di presentazione come nuovo tecnico del Valencia. Oltre a rispondere alle domande sulla sua nuova squadra, Ringhio ha affrontato il tema dei tifosi contro di lui perché lo accusano di razzismo, antifemminismo, omofobia, e pensano perfino che non possa lavorare perché malato.

Gattuso: “Un onore essere in questo club”

Per prima cosa però l’ex tecnico di Milan e Napoli ha grandi parole di elogio per la sua nuova squadra.

“È un orgoglio e un onore allenare questa squadra ed essere in questo club. Grazie al presidente Peter Lim, alla dirigenza che mi ha dato questa possibilità. Spero che lavoreremo bene. Abbiamo un compito difficile, ma io e il mio staff non abbiamo paura. Abbiamo rispetto per tutti, questa è la mia mentalità, ma paura di nessuno. Quest’anno io non ho voluto lavorare perché non avevo la voglia giusta, la cattiveria giusta. È stata una mia scelta. Prima del Valencia ho parlato con 7-8 squadre, ma sono qua perché sono consapevole che questo è un gran club. È nella stessa fascia di Napoli e Milan. Una società di un fascino e una storia incredibili, anche se ora è in difficoltà. Dobbiamo pedalare, ma ne vale la pena”.

Gattuso: “Surreale difendermi da certe accuse”

Poi Ringhio risponde alle accuse dei tifosi, che sono decisamente contro la proprietà del club.

“È surreale che io mi debba difendere da certe accuse. Da un anno sono fermo, e secondo la mia logica non era giusto parlare, e i social non li uso. Ma sono stato massacrato. Ma sono pronto a rispondere punto su punto. Prima cosa, le donne: quindici anni fa, quando non c’era il politically correct, parlai di Barbara Berlusconi che rimpiazzava Galliani e dissi che mi sembrava difficile che una ragazza di 28 anni potesse fare meglio di un dirigente con 25 anni di esperienza”.

“Quanto al razzismo, allenavo il Sion, mi fecero una domanda sui “buu” rivolti a Boateng durante un’amichevole del Milan contro la Pro Patria e dissi che erano quattro imbecilli e secondo me non bisognava dargli peso. Io vengo dal Sud, ho preso insulti di tutti i tipi, ho allenato Koulibaly, Boateng, Bakayoko, ho tre persone di colore nel mio staff. Non sono in alcun modo razzista, trovo persino surreale dovermi giustificare”.

Gattuso: “Non posso lavorare per la malattia agli occhi? Una str…ata”

Infine, Gattuso risponde sulla sua malattia agli occhi.

“Soffro da 12 anni di una miastenia oculare, una malattia autoimmune: ma non mi impedisce in alcun modo di allenare, anzi tanti mi scrivono per chiedere come faccio ad affrontare lo stress. Penso di essere per loro un esempio. Che io non possa lavorare per questo, sinceramente, è una str…ata”.

Gattuso si presenta a Valencia e replica a muso duro ai tifosi Fonte: Getty Images

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