La moglie di Gigi Simoni, Monica Fontani, ha rotto il silenzio a due mesi dal malore che ha costretto l’ex allenatore 80enne a un ricovero d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cisanello di Pisa. Tutto il mondo del calcio si è stretto intorno al tecnico di Crevalcore, definito l'”allenatore gentiluomo” da tanti tifosi, avversari e addetti ai lavori, che da allora sta lottando per la sua vita.
“Mio marito continua a lottare e noi insieme a lui, giorno per giorno – ha spiegato la moglie a La Provincia di Cremona – ma è ancora in condizioni gravi“.
“Alcuni tifosi sono arrivati fin qui a Pisa, in ospedale – ha rivelato la donna -. Hanno portato a Gigi dei palloncini rossi a forma di cuore con messaggi di incoraggiamento per Gigi, li abbiamo attaccati nella sala d’aspetto”.
“Voglio essere sincera fino in fondo, la situazione resta complicata, mio marito ha avuto un ictus e non possiamo oggi ancora parlare di un percorso in discesa. Tuttavia siamo qui. Speranze? Sempre, anche se il quadro complessivo resta delicato”, ha spiegato Monica Fontani, al capezzale del marito assieme al figlio Leonardo.
Simoni nella sua lunga carriera ha ottenuto otto promozioni nei campionati professionistici, 7 in serie A e una in C1. Nominato “allenatore del secolo” dalla Cremonese, ha allenato anche Genoa, Brescia, Pisa, Lazio, Empoli, Cosenza, Carrarese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, Cska Sofia, Ancona, Siena, Lucchese, Gubbio. Ha vinto tre campionati di serie B, e una Coppa Uefa con l’Inter di Ronaldo, Simeone e Ivan Zamorano nel 1998.
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