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Giro d’Italia, Van der Hoorn beffa il gruppo a Canale

Il belga dell’Intermarché-Wanty-Gobert, in fuga dal mattino, ha vinto in solitaria la terza tappa resistendo al ritorno del gruppo degli sprinter.

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Continuano le prime volte al Giro d’Italia 2021. Dopo il successo di Tim Merlier a Novara, un altro corridore belga e un’altra formazione timbrano la loro prima volta alla Corsa Rosa con un successo di prestigio.

A Canale infatti, sede d’arrivo della terza tappa, è Taco Van der Hoorn (al debutto assoluto in un Grande Giro) a sorprendere i big presenti in gruppo concludendo trionfalmente l’azione iniziata a pochi chilometri dal via di Biella.

Con lui, ad animare la fuga di giornata in avvio, il belga ha trovato il francese Alexis Gougeard (AG2R Citroen Team), l’ucraino Andrii Ponomar e lo svizzero Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), il connazionale Lars van den Berg (Groupama-FDJ) e gli italiani Samuele Zoccarato (Bardiani CSF Faizané), Samuele Rivi e Vincenzo Albanese (Eolo Kometa).

È proprio quest’ultimo, deciso a rafforzare la sua leadership nella classifica degli scalatori, a fare incetta di punti sui Gran premi della montagna di Piancanelli e Castino mentre, sull’ultimo traguardo in salita di Manera, è un tenace Pellaud a transitare in prima posizione.

La distanza e la lotta per la maglia azzurra creano progressivamente selezione nel drappello dei fuggitivi il quale, col passare dei chilometri, perde elementi e vede il gruppo principale recuperare secondi su secondi. Sullo strappo di Guarene, mentre davanti restano solo in due (Pellaud e Van der Hoorn), dal gruppo in rimonta evadono coraggiosi Giulio Ciccone e Tony Gallopin, i quali riassorbono e staccano tutti gli uomini in avanscoperta ad eccezione del belga dell’Intermarchè-Wanty-Gobert.

Il nativo di Rotterdam classe 1993 supera indenne anche la ripidissima ma breve ascesa di Occhetti e, grazie a una quidicina secondi di margine, riesce a resistere al rientro disperato del gruppo che non può far altro che ammirare da lontano l’incredulo vincitore di giornata.

Van der Hoorn, che non vinceva una corsa dal 2018, dà così il primo successo della stagione alla sua formazione, alla prima esperienza nel World Tour e ancora a secco quest’anno. Assieme a lui, brindano sul podio di Canale anche Filippo Ganna (sempre sue sia la maglia rosa che quella bianca), Tim Merlier (primo nella classifica a punti) e Vincenzo Albanese, detentore della maglia azzurra degli scalatori. Solo rimpianti invece per i velocisti di giornata i quali, da Davide Cimolai (2°) a Peter Sagan (3°) fino a Elia Viviani e Fernando Gaviria, si sono dovuti accontentare dei piazzamenti di rincalzo.

L’espressione incredula dell’olandese sul traguardo è la stessa con cui si è presentato alla intervista di rito di fine corsa: “È incredibile. Non riesco ancora a credere di essere riuscito a vincere una tappa al Giro d’Italia! Stamattina, quando sono partito in fuga, non pensavo proprio di arrivare alla fine, anche se io penso sempre che una fuga abbia sempre l’1% di possibilità di arrivare al traguardo. Strada facendo ci ho creduto sempre di più, ci ho provato con convinzione, alla fine sentivo il gruppo che arrivava ma sono riuscito a farcela”.
 

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