“Domani sarò ciò che oggi ho scelto di essere” si sarà ripetuto Giuntoli ad agosto, ripensando ai libri di James Joyce. Il dirigente bianconero in estate ha deciso di non mettersi maschere, ha “cucinato” come era abituato a fare e non ha cambiato molto il suo modo di fare mercato. Anche se la Juventus richiede vittorie e zero giustificazioni. Squadra giovane, poca esperienza e tante incognite: un mix, ovviamente condiviso da tutti, che però ha portato a un po’ di confusione. Certo, con il senno di poi è sempre molto semplice. Ma ora gli occhi dei tifosi sono puntati soprattutto sull’ex Napoli, che resta un ottimo ds, ma deve dimostrarlo anche a Torino. E i nuovi acquisti che non rendono di certo non lo stanno aiutando.
- Kelly, il simbolo della confusione Juve
- Kolo Muani "intrappolato", quale futuro?
- Il caso Vlahovic e il cartellino che scende
Kelly, il simbolo della confusione Juve
E il simbolo di una campagna acquisti discutibile è un calciatore arrivato a gennaio. Di chi parliamo? Di Kelly, spesso criticato per il suo modo di difendere molto leggero. E se forse al Newcastle se ne sono voluti liberare in fretta ci sarà pur qualche motivo. Un prestito con obbligo di riscatto che ora ha messo in difficoltà la società. Di sicuro non può essere un titolare di una Juve vincente. E contro il Parma lo ha dimostrato.
Forse avrebbe potuto farlo Huijsen, ma nel club hanno avuto poca pazienza. Eppure i soldi che si investiranno per l’inglese dovrebbero essere più o meno gli stessi rispetto al guadagno dalla cessione dello spagnolo, anche se in quel caso si è trattato di una plusvalenza netta, vista la sua provenienza dal “percorso giovanile”. Ma restiamo sul campo. Giuntoli dopo gli infortuni di Bremer e Cabal ha avuto mesi per pianificare gli acquisti in difesa, eppure nel mercato invernale i nomi che si sono fatti sono stati molti e non si è arrivati a una decisione forte e concreta.
Kolo Muani “intrappolato”, quale futuro?
Per risolvere i problemi in attacco invece, il nome individuato è stato subito quello di Kolo Muani. Una scelta che all’inizio si è rivelata azzeccata, con il francese che si è inserito bene negli schemi di Thiago Motta. Quando poi hai anche la fiducia totale del mister, le cose ti riescono sempre meglio.
Con Tudor ora sono cambiati un po’ i piani. Non è più la scheggia imprevedibile e sembra un po’ ingabbiato. L’ex Psg non segna ormai da nove giornate e gli interrogativi su di lui iniziano ad essere tanti. Conviene fare uno sforzo economico per la prossima stagione? Dipende anche dall’allenatore che siederà in panchina.
Il caso Vlahovic e il cartellino che scende
Vlahovic ha il contratto in scadenza nel 2026 e quasi sicuramente la Juve non gli offrire un prolungamento. Il serbo ha lo stipendio più alto della rosa, ben 12 milioni di euro, ma non sta rendendo da top player. E le occasioni per cederlo ci saranno soltanto questa estate, per poi evitare di perderlo a zero.
Giuntoli non potrà sbagliare e dovrà cercare di piazzarlo a un ottimo prezzo: almeno sopra i 30 milioni (il suo attuale peso a bilancio) per evitare una minusvalenza. E le sue ultime deludenti prestazioni di certo non gli stanno facendo una grande pubblicità. “Puoi sbagliare moglie, ma non portiere e attaccante”, disse Conte al Tottenham. Un messaggio che sarà arrivato anche in dirigenza, che dovrà scegliere il prossimo nove.