Il mondo del golf è ai piedi di Francesco Molinari. Il golfista torinese ha portato al trionfo l’Europa nella 42esima edizione della Ryder Cup: la selezione del Vecchio Continente ha battuto gli Stati Uniti per 16,5 a 10,5 al Le Golf National, nella campagna di Parigi, tra migliaia di tifosi in delirio.
Molinari è stato l’autentico trascinatore della squadra condotta da Thomas Bjorn: oltre ad aver chiuso la sua terza Ryder Cup con la terza vittoria, l’azzurro ha segnato il punto decisivo, quello che ha portato il punteggio parziale a 14,5, che assicurava il trofeo, battendo il fuoriclasse Phil Mickelson (4/2).
Chicco, capace di vincere tutti e 5 gli incontri a cui ha preso parte nella competizione e di realizzare un record assoluto per l’Europa nella Ryder Cup, è ora entrato nel gotha del golf mondiale. Pochi mesi fa ha vinto il suo primo major, l’Open Championship.
“Siamo partiti senza i favori del pronostico ma questi ragazzi sono stati davvero fantastici”, ha commentato felice il capitano Thomas Bjorn. L’Europa ha trionfato sugli Stati Uniti per la quattordicesima volta, la quarta nelle ultime cinque edizioni.
“Cerco di fare le cose bene e di essere professionale – queste le prime parole di Molinari – Tommy Fleetwood è fortissimo e siamo andati benissimo in coppia. È stata una settimana lunga e intensa ma questo è il team più forte in cui abbia mai giocato”.
“Vale molto più di un major. E’ difficile non emozionarsi quando pensi agli altri giocatori, ai vicecapitani, alle nostre mogli che sono qui. E’ stato incredibile. Ci siamo uniti splendidamente, come mai era successo in precedenza, è stata la miglior squadra di cui mi sia capitato di far parte”.
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