La diagnosi della diplopia che è tornata di nuovo a colpire Marc Marquez, dopo la caduta in Indonesia nel secondo Gp dell’anno, mette a serio rischio il prosieguo della stagione del pilota spagnolo.
A detta dei medici che lo hanno visitato, il guaio pare meno grave di quello che colpì Marc a Novembre. Lo stesso staff medico, non si è espresso in via ufficiale in merito a quanto servirà per il recupero completo. Tuttavia è davvero impensabile poterlo vedere in griglia di partenza in Argentina, in sella alla sua Honda. Servirà un periodo di riposo prolungato e poi ripetere gli esami prima dell’eventuale nuovo via libera per scendere in pista.
La trasferta per Termad de Rio Hondo è piuttosto lunga e impegnativa e tutte le squadre partiranno ad inizio settimana prossima. Cosa farà la Honda? Il regolamento dice che Honda potrebbe lasciare ai box la moto di Marquez per la gara argentina, ma è evidente come questa scelta, non sia facile da praticare. La RC213V è una moto completamente nuova e serve un’analisi costante dei dati. Sospendere questa operazione non sarebbe in linea con quanto programmato ad inizio stagione: ogni pilota è davvero prezioso nel raccogliere dati in questo momento dell’anno.
Ecco che allora, la soluzione si potrebbe trovare guardando nel paddock di Honda, dove Steve Bradl, già collaudatore e pilota nelle gare saltate da Marquez nel 2020. Honda per adesso, non ha ufficialmente chiamato il collaudatore tedesco che però come riferito a Speedweek, sarebbe pronto ad infilarsi tuta e guanti. “Se mi chiameranno sarò pronto. La pista in Argentina è forse tra le più facili in calendario e la meno impegnativa sotto il profilo fisico. Sarebbe una buona palestra per riscaldarsi in vista di Austin che invece è piuttosto impegnativa”.