22 giugno 2016, Svezia-Belgio, partita finale di un deludente girone degli Europei francesi. L’ultima presenza di Zlatan Ibrahimovic con la maglia della Svezia. Dopo quasi cinque anni, rieccolo: il centravanti del Milan è stato convocato dalla propria Nazionale per le tre gare in programma a fine mese.
Georgia e Kosovo il 25 e 28 marzo per le qualificazioni ai Mondiali del 2022, quindi l’amichevole contro l’Estonia del 31 marzo: tre sfide in cui il ct Janne Andersson potrà contare anche sulla stella più lucente del calcio svedese, che ha accettato di rimettersi a disposizione per la propria Nazionale dopo un lungo periodo di “esilio” volontario.
Dissotterrata dunque l’ascia di guerra. Ibrahimovic si era tirato fuori dopo gli Europei di 5 anni fa per dedicarsi completamente alle proprie formazioni di club, ovvero il PSG, il Manchester United, i Los Angeles Galaxy e infine il Milan. A settembre aveva contestato in maniera veemente la decisione Andersson di non inserire in campo lo juventino Kulusevski, prendendosela con il ct su Twitter. Ma tutto, evidentemente, si è sistemato.
La decisione di Ibrahimovic di tornare in Nazionale era già stata preannunciata nelle scorse ore ed è dunque divenuta realtà. E come l’ha commentata il giocatore del Milan su Twitter? Con la consueta spavalderia, ovvio: “Il ritorno di Dio”.
Lo scenario più probabile, ora, è quello di vedere in azione Ibrahimovic non soltanto nelle tre sfide delle prossime settimane, ma anche nell’appuntamento più importante: gli Europei in programma a giugno e luglio. Una freccia in più, e che freccia, nell’arco della Svezia.