E’ il CT Marco Villa a tracciare ai microfoni della Federciclismo il bilancio dell’Europeo azzurro: “Rispetto allo scorso anno manca qualche medaglia, ma quest’anno il livello era molto più alto; siamo entrati nella fase di qualifica olimpica e a guadagnarne è stato in primo luogo lo spettacolo, con gare di elevata qualità. Ci siamo fatti trovare pronti e all’altezza delle Nazionali più competitive al mondo, dobbiamo sfruttare quest’anno e mezzo che ci separa dalle Olimpiadi di Parigi per finalizzare il lavoro e limare qualche situazione. Sono molto fiducioso”.
Un anno fa la manifestazione continentale, che si era svolta in agosto a Monaco di Baviera, aveva regalato all’Italia un bottino di 11 medaglie, mentre a Grenchen la bacheca tricolore ha ricevuto ‘solo’ 7 medaglie, delle quali tre d’oro; una parziale scusante è rappresentata secondo Villa dalla limitata attività invernale su pista: “Nell’inseguimento ci siamo, anche se siamo all’inizio della stagione, ma le gare di gruppo ci devono far riflettere. Ci mancano le gare in Italia, se solo potessimo utilizzare Montichiari per farne qualcuna ci aiuterebbe. In questa fase della stagione noi non abbiamo gare nelle gambe, mentre chi ha vinto ha fatto una stagione invernale completa”. Il velodromo di Montichiari, cui fa riferimento il CT, che è il solo coperto in Italia ed è sotto sequestro dal 2018, può essere utilizzato dai soli atleti della Nazionale.
Alimentano le riflessioni non solo numeriche il presidente della Federazione Cordiano Dagnoni: “Al di là dei titoli e delle medaglie, che ci gratificano molto, vorrei fare un plauso al contributo portato da Ivan Quaranta nel reparto velocità, che quest’anno ci ha regalato diversi successi a livello di prestazioni”; e lo stesso Ivan Quaranta, collaboratore del tecnico di Abbiategrasso: “Abbiamo conquistato punti importantissimi in chiave olimpica e questo, assieme al record italiano nel team sprint, mi fa pensare che la strada intrapresa sia quella giusta. Ho molta fiducia in questo gruppo: dobbiamo continuare così”.