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Inter, il Bologna e la maledizione dei “recuperi” col Bologna: il campanello d’allarme per Inzaghi

Il Bologna si conferma bestia nera dell'Inter e di Inzaghi: il precedente del 2022, la papera di Radu e lo scudetto perso. Ecco che cosa preoccupa l'allenatore

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il Bologna l’ha rifatto. Ancora una volta i rossoblù complicano la vita a Simone Inzaghi e all’Inter, frenata 2-2 a San Siro nel recupero della 19a giornata per la felicità di Antonio Conte, a +3 sulla sua ex squadra. Una vera e proprio maledizione, quella dei recuperi con i felsinei: tre anni fa, infatti, costò addirittura lo scudetto.

Inter, Bologna bestia nera di Inzaghi: è allarme

Il tiro di Holm deviato da Bastoni è costato caro all’Inter. Rimontato lo svantaggio iniziale grazie ai gol di Dumfries e Lautaro, la squadra di Inzaghi sembrava destinata a ottenere l’intera posta in palio, salvo poi cedere dal punto di vista fisico e consentire il ritorno veemente del Bologna, che è riuscito a fissare il risultato sul 2-2.

La sensazione è che i campioni d’Italia in carica stiano pagando lo scotto di un calendario intasato che fin qui non ha concesso tregua. La prima vera spia nella finale di Supercoppa col Milan in Arabia Saudita: anche in quella circostanza l’Inter si è lasciata rimontare. Poi, la vittoria di misura col Venezia e un finale di partita in riserva. Insomma, la squadra di Inzaghi è stanca.

Il Bologna e la maledizione dei recuperi: i precedenti

Non bisogna andare poi così indietro nel tempo per risalire al primo precedente. Il nastro va riavvolto al 27 aprile del 2022, quando l’Inter consegnò il tricolore ai cugini-rivali del Milan con il recupero di una partita col Bologna che era in programma a gennaio ma che fu rinviata causa Covid.

Il ko dell’Ara è diventato un incubo ricorrente per il popolo nerazzurro al pari del 5 maggio (Lazio-Inter 4-2, ndr) a causa della papera clamorosa del portiere di riserva Radu a dieci minuti dal triplice fischio che permise a Sansone di realizzare la rete del 2-1. Di fatto Inzaghi perse partita e campionato. C’è poi un altro precedente che risale al 1964: il Bologna si aggiudicò il tricolore nello spareggio – prima e unica volta nella storia del torneo a girone unico – con l’Inter del Mago Herrera, mandata al tappeto dai gol di Fogli e Nielsen.

L’Inter annaspa, cosa preoccupa Inzaghi

Al netto delle decisioni arbitrali che hanno scontentato tutti, Inzaghi ha posto l’accento sul tour de force affrontato dall’Inter e sul problema infortuni che ha inevitabilmente obbligato il tecnico a limitare scelte e rotazioni. Ma ci sono anche altri aspetti che denotano una preoccupante inversione di tendenza rispetto al passato.

La rete del 2-2 di Holm è stata la 12esima subita dai nerazzurri in casa in questa prima parte di stagione. Pensate: come rimarcato da Opta, è già un gol in più rispetto agli 11 incassati a San Siro la scorsa annata che si è conclusa con la conquista della seconda stella.

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