Massimo Moratti compie 78 anni. Proprio nel giorno del derby di ritorno della semifinale di Champions League con il Milan, il presidente più vincente della storia dell'Inter si augura di ricevere un bel regalo dall'undici di Simone Inzaghi. Nei suoi diciotto anni di reggenza, di regali ai colori nerazzurri ne ha fatti tanti. Vediamo i migliori acquisti della sua era.
Tre le prime grandissime intuizioni di Massimo Moratti c’è certamente El Tractor, Javier Zanetti, che sbarca in nerazzurro nel 1995 e diventa il simbolo di un’epoca. Capitano, anima e ora vicepresidente.
Nella stessa estate 1995, Moratti regala all’Inter quello che per molti è il terzino sinistro più forte di tutti i tempi. Dal Palmeiras arriva Roberto Carlos. Il “matrimonio” dura, però, appena un anno, con Hodgson che, di fatto, lo fa fuori, aprendo alla cessione al Real Madrid.
Due stagioni e dal Barcellona, nel 1997, la metà nerazzurra di Milano accoglie il brasiliano per eccellenza, Luís Nazário de Lima Ronaldo. Cinquantacinque miliardi di lire per O’ Fenomeno verdeoro.
Con un salto di ben 12 anni, sempre dal Barça, nel 2009 arriva all’Inter Samuel Eto’o. Lo scambio con Zlatan Ibrahimovic, con tanto di conguaglio economico, è uno dei migliori affari della storia nerazzurra. Il camerunense si cala subito nella nuova realtà ed è decisivo per la conquista del Triplete.
Altro eroe del Triplete arrivato alla corte di José Mourinho nel 2009 è Diego Milito, bomber di razza che, dal Genoa, trascina a suon di gol pesantissimi l’Inter nella cavalcata trionfale.
Ridurre a pochi nomi i praticamente infiniti acquisti dell’era Moratti sarebbe riduttivo. Negli anni, infatti, il presidente che molti vorrebbero ancora alla guida dei nerazzurri ha regalato ai tifosi campioni del calibro di Zamorano, Ince, Djorkaeff, Roberto Baggio, Blanc, Vieri, Seedorf, Stankovic, Cambiasso, Veron, Figo, Cordoba, Samuel, Julio Cesar, Ibrahimovic, Vieira, Maicon, Lucio, Sneijder, Materazzi, Icardi e Handanovic.
Insieme a Ronaldo, nel 1997 arriva a Milano anche quello che, a tutti gli effetti, si può considerare il regalo per eccellenza che Moratti fa prima di tutto a se stesso: Alvaro Recoba. Innamorato del mancino dell’uruguagio, il presidente non ha mai nascosto il suo debole per il Chino.
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