Dal 23 ottobre 2009 Jean Todt è presidente della FIA, ma dal 1993 al 2008 è stato amministratore delegato e direttore generale della Scuderia Ferrari, in pratica quello che oggi si chiamerebbe “team principal”, vivendo dal 1996 al 2006 l’intera epopea di Michael Schumacher, che dal 2000 al 2004 ha vinto cinque titoli piloti consecutivi. Todt secondo qualcuno è stato colui che ha fatto fare il vero salto di qualità alla squadra del Cavallino Rampante, prima di tutto con la scelta di puntare tutto su Schumi. E proprio del suo ex pilota il francese è tornato a parlare ai microfoni di Canal+ rifiutando di fare classifiche su quale possa essere il pilota più grande di sempre, e nello specifico il tedesco.
“Non ho mai considerato Michael il più grande pilota della storia perché penso sia molto difficile da stabilire – ha detto Todt -. Penso che ci siano campioni eccezionali che caratterizzano epoche diverse. Per esempio Fangio era il migliore del suo tempo, così come Jim Clark. Oggi possiamo dire che Hamilton è il numero uno del periodo attuale. Spesso per dieci anni c’è stato un pilota che ha primeggiato”. E il conteggio dei titoli? Per Todt non vale nemmeno questo: “Si può provare a giudicare chi sia il più grande contando i Mondiali vinti, ma in periodi diversi ci sono tante condizioni diverse. Ai tempi di Fangio per esempio c’erano meno gare iridate, si poteva usare l’auto del compagno di squadra, inoltre il punteggio era diverso. Non si può fare un vero confronto”.