“Mi piace parlare con Primož – ha dichiarato l’ex campione del mondo delle prove contro il tempo – Quando parli con lui dei tuoi problemi, ti ascolta. Non l’ho mai visto giudicare nessuno. Ti comunica le sue sensazioni, parla delle sue esperienze e quello che mi ha detto mi aiuterà a vivere il resto della mia carriera“.
Queste le parole di Dumoulin che se è ancora in sella ad una biciletta lo deve anche allo sloveno che è stato per lui di grande aiuto nel momento in cui ha dovuto ritrovare le giuste motivazioni.
L’olandese del Team Jumbo – Visma, infatti, ad inizio anno aveva deciso di prendersi una pausa dal mondo del ciclismo, per poi tornare a correre al Giro di Svizzera, raccogliendo subito buoni risultati che lo hanno portato in breve tempo a raggiungere la medaglia d’argento nella cronometro di Tokyo 2020.
Il ciclista di Maastricht ha quindi capito di vivere a pieno la sua esperienza di corridore, anche grazie alle parole del compagno di squadra sloveno: “Voglio vederla come un’avventura, una storia che scrivo per me e me soltanto. Qualcosa che sei abbastanza fortunato di sperimentare una volta sola nella vita e di cui devi accettare il meglio e il peggio”.