Era forte già a 16 anni ma Moise Kean nella sua piccola carriera ha avuto modo di far parlare di sè non solo per i gol, per la potenza fisica e per le indubbie prospettive: sul bomber destinato a sostituire Ronaldo pesano parecchie ombre sulla sua condotta extracalcistica. Dall’Under 21 in poi (non a caso Mancini lo escluse dalla lista dei convocati per Euro2020 dopo averlo inserito nel gruppo allargato) Kean ha avuto spesso atteggiamenti “alla Balotelli“, nel senso negativo del termine, che hanno fatto storcere il muso a compagni e allenatori. Prima di farlo tornare alla Juve, dunque, occorreva qualche garanzia.
Chiellini ha parlato con Kean per ricordargli cosa è la Juve
Il retroscena lo rivela la Gazzetta che scrive che prima di accelerare su Kean, c’è stato un colloquio su richiesta di Allegri tra l’attaccante e Chiellini per comprendere la determinazione a giocarsi questa carta, superando alcuni atteggiamenti del passato.
I tifosi della Juve scettici su Kean
Sui social fioccano i commenti: “Impensabile che non ci sia stato un ok preventivo dei senatori che avevano di fatto tre anni fa avvallato l’uscita di un possibile “nuovobalotelli”. Se il ragazzo è cambiato lo vedremo, certamente Mancini due mesi fa ha fatto capire che il percorso è ancora lungo” oppure:
“Allora siamo a posto, sono più tranquillo” o anche: “Come se Kean riuscisse a risolvere i problemi della Juventus” e ancora: “Ma non fateci ridere!!!! Un mediocre tra mediocri, stiamo parlando di Kean non di Kane”. C’è chi scrive: “Kean una specie di Balotelli mai evoluto”. Gli scettici sono tanti “Domanda: dopo la partita di ieri sera, quali problemi pensiate possa risolvere uno come Kean?” e poi: “Sostituire Ronaldo con Kean, è come lasciare la Leotta per mettersi con la Littizzetto” e infine: “Adesso ho capito perchè la Juventus mette come condizione d’obbligo di riscatto la qualificazione in champion sia per Kean sia per Locatelli”.