Il tecnico della Juventus Maurizio Sarri ha spedito una frecciata al suo predecessore Massimiliano Allegri direttamente da Riad, nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara di Supercoppa Italiana in programma domenica contro la Lazio. L’ex mister bianconero in una recente intervista aveva sostenuto che “il calcio è arte e gli artisti sono i grandi campioni a cui non devi insegnare niente. Tattica, schemi, in Italia sono tutte puttanate“.
Questa la risposta di Sarri, che a differenza del “risultatista” Allegri punta su una filosofia completamente differente, quella del gioco: “Non mi infastidiscono le sue dichiarazioni, spero solo non se ne accorgano i presidenti, se no i nostri salari diminuiranno parecchio… Penso ci sia una via di mezzo. L’allenatore non deve stravolgere i giocatori per allenare sé stesso, su questo sono d’accordo, poi però l’allenatore deve incidere sull’organizzazione di una squadra rispettando le caratteristiche dei giocatori. Sono opinioni personali e modi di intendere lo stesso lavoro in maniera diversa”.
Il tecnico della Juve ha poi fatto il punto sulla condizione della sua squadra: “So solo che sia in allenamento che in partita mi sto divertendo, e questo significa che la squadra sta cercando di giocare il calcio che gli ho proposto. Abbiamo ancora tanti difetti, ma possiamo lavorare per risolverli”.
“L’obiettivo è sempre migliorarsi e raggiungere la perfezione, che non è raggiungibile e ci renderà scontenti, che è ciò che serve per migliorare”.
I tanti gol subiti: “Nelle ultime tre partite abbiamo preso due gol di cui uno al 95′ sul 3-0. Messa così sembra si prenda un gol ogni cinque minuti. La realtà è diversa, stiamo facendo errori. Abbiamo cambiato molto in termini di altezza difensiva e stranamente prendiamo i gol quando siamo bassi. Mi viene difficile da capire e dobbiamo lavorarci. Abbiamo margini di miglioramento, per fortuna”.
Il possibile tridente pesante: “Non lo so, non ne ho ancora idea. Ieri c’erano tanti giocatori stanchi dalla partita di Genova. Vediamo se oggi la situazione è migliorata. Se è come ieri dobbiamo cambiarne tanti rispetto a Genova, se è migliorate faremo scelte diverse. Ora, però, non lo so”.
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