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Juventus, quante proteste in Europa negli ultimi tre anni

Berlino, Monaco, Madrid, Valencia: sviste, sfoghi e piagnistei in bianco e nero

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Juventus, quante proteste in Europa negli ultimi tre anni Fonte: ANSA

Quando c’è di mezzo la Juve, il ritornello è sempre lo stesso: polemiche arbitrali in Italia, polemiche arbitrali in Europa. Con una differenza sostanziale, però: nelle gare di serie A la formazione bianconera è spesso tirata in ballo come beneficiaria di sviste e strafalcioni. In campo continentale invece, almeno negli ultimi anni, ha vestito spesso i panni della vittima.

Spesso cambiano anche gli atteggiamenti dei diretti interessati: signorilità, distacco o il classico “no comment” quando a lamentarsi sono gli altri, in prima linea nei piagnistei quando le decisioni dubbie sono penalizzanti. Già, perché ripetere sistematicamente che “gli arbitri sono gli alibi dei perdenti” non conta quando subisci un rigore al 93′ come la scorsa stagione a Madrid (quando a sbroccare fu addirittura un mito come Gigi Buffon) o se vieni raggiunto in extremis quando stai assaporando la qualificazione in casa del Bayern Monaco (vibranti, nell’occasione, le lamentele di Marotta).

Nelle ultime stagioni la Juventus si è lamentata più volte per gli arbitraggi in Europa. Qualche esempio? Nella finale di Champions del 2015, sull’1-1, Dani Alves toccò Pogba in area senza che l’arbitro ravvisasse gli estremi del rigore. Pochi mesi dopo, a Monaco, nuove proteste per un gol annullato per offside inesistente a Morata. Lamentele anche nella finale di Cardiff 2017, nonostante il pesante 1-4 finale, per la sceneggiata di Ramos costata il rosso a Cuadrado (a 6′ dal termine, coi bianconeri sotto di due reti). Un anno dopo, poi, timide proteste per il rigore non concesso all’ultimo istante di Juve-Real, per contatto ancora di Ramos su Cuadrado: lo 0-3 subito per mano di Ronaldo e soci sembrava rendere inutile ogni lamentela.

Pochi giorni dopo, al ritorno, il clou con il clamoroso sfogo di Buffon a fine gara – quello sull’arbitro “insensibile” – e con la richiesta del presidente Agnelli all’Uefa di rimuovere il designatore Collina dopo il rigore concesso dall’arbitro inglese Oliver per fallo di Benatia su Lucas Vazquez al 93′. Il designatore è cambiato ma la sostanza no, se è vero che Ronaldo per un episodio oggettivamente dubbio, una toccatina al ciuffo di Murillo a Valencia, è stato espulso dall’arbitro Brych. A stemperare tensioni, polemiche e proteste ci ha pensato la Juventus, che nonostante l’inferiorità numerica ha sbancato ugualmente e con grande autorità il Mestalla: se non fosse successo, si sarebbe scatenato il putiferio?

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