Il caso Adrien Rabiot è forse giunto ai titoli di coda, con un finale dove non ci sono vincitori, ma solo mezzi sconfitti per parafrasare il verso di una canzone di qualche anno fa.
Naufraga la trattativa con il Manchester United
La Juventus alla fine non è riuscita a piazzare il centrocampista francese al Manchester United, nonostante i tentativi di accordo sull’abbassamento del costo del cartellino (come da indiscrezioni filtrate in questi giorni). Assistito dalla pugnace Veronique Rabiot, sua procuratrice ed anche sua madre, il giocatore non ha trovato la quadra con i Red Devils proprio per via delle richieste portate avanti dall’entourage, giudicate dalla sponda londinese troppe esose. Alla signora Rabiot non è riuscito il colpaccio che portò nel 2019 il figlio alla Juventus, strappando un quadriennale con lauto stipendio per il classe 1995 che però non è stato protagonista a Torino di un rendimento esaltante (ad oggi solo 5 reti all’attivo e una presenza non cruciale per la squadra).
Nelle ultime ore la trattativa con il Manchester United sembrava avviarsi verso una svolta entro questa settimana, ma le richieste delle procuratrice che secondo il giornalista di TuttoJuve Massimo Pavan (indirettamente confermate da Fabrizio Romano su Twitter, che ha citato un entourage poco disposto a recedere sulle proprie posizioni) si aggiravano su uno stipendio di 10 milioni più bonus alla firma del giocatore, “andando via a zero” più intascando una notevole commissione, erano state giudicate dai dirigenti dei Red Devils nientemeno che “oscene”. Insomma, a furia di tirare la corda alla fine si spezza.
Rabiot, che succede ora
Ora Rabiot resterà alla Juve, bloccando il mercato in entrata: se infatti il mediano fosse approdato nella Premier League alle condizioni dei bianconeri, questi ultimi avrebbero potuto sbloccare la possibilità di accedere a Leandro Paredes (e si parlava anche di una fantomatica e suggestiva ipotesi Nicolò Zaniolo, a quanto pare chiodo fisso della Juve). La questione Rabiot ha tenuto ovviamente banco sui social, al netto della raffica di improponibili, misogini e vigliacchi insulti riversati sulla tenace madre: non aiuta poi il selfie postato in queste ore dal francese sui propri social, che conferma implicitamente la permanenza nella Juve e con la didascalia che recita “giornata di riposo prima di tornare in ufficio”. Per la cronaca, il centrocampista ha ancora un anno di contratto a 7 milioni netti, più i bonus.
Le reazioni dai social
Dicevamo delle reazioni della piazza social. Su Twitter si legge: “Se per colpa dei Rabiot dovesse saltare Paredes, per il francese la stagione sarebbe da passare in tribuna, senza farlo mai giocare, così, per prepararlo ai mondiali”, scrive Anton; L’elettrotecnico delle vongole veraci sentenzia: “Capisco il cuore di mamma, il lavoro, il business, ma pretendere dal #ManchesterUnited uno stipendio superiore da quanto garantito oggi dalla Juventus, significa non aver visto le partite del proprio figlio degli ultimi 3 anni. Essere rifiutati da Rabiot è il punto più basso della storia di un club storico e glorioso come il Manchester United”, e ancora, buttandola sul sarcasmo: “Se per caso Rabiot segnerà con la Juventus il gol decisivo in finale di Champions, dovremo tutti andare a fare personalmente le scuse a mamma Veronique”. Mario invece è più caustico: “Prima gli fanno credere che sia un top player, poi gli danno 7 milioni di euro per 5 anni, poi regalano alla mamma procuratrice 10 milioni di euro e alla fine si lamentano che Rabiot non vuole andare via se non riceve un bel po’ di soldini”. Infine, citiamo le parole di Adiesse24, che twitta: “Già è fuori dal normale lo stipendio percepito alla Juventus… come si può parlare di quelle cifre oscene tra stipendio e commissioni alla mamma-agente?! Dopo stagioni del tutto deludenti! Brividi!”, mentre Ingobbito fa notare: “Vi sfugge una cosa: Rabiot non è un esubero e non è sgradito né al mister e nemmeno alla società. Se si può monetizzare l’uscita a un anno dalla scadenza, si ascoltano offerte. Se no gioca e sarà importante per la squadra. Chi parla di fuori rosa è fuori lui”. La stagione che sta per aprirsi ci darà delle risposte su Rabiot, e sulla sua importanza o meno in squadra.