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Chi è Veronique Rabiot, la mamma-agente che tiene testa alla Juve

Il ritratto della singolare procuratrice del nuovo acquisto bianconero: frasi a effetto, liti continue e richieste esuberanti

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Nel calcio, si sa, comandano le donne. Quelle dei calciatori fanno il bello e il cattivo tempo. Ne sa qualcosa l’Inter, che a lungo ha”combattuto” con Wanda Nara, esuberante moglie-agente-consigliera-twittatrice di Mauro Icardi. Nel caso di Adrien Rabiot, però, la donna che detta legge in famiglia non è la compagna di vita e di sentimenti del centrocampista francese. Già, perché a curare gli affari del centrocampista della Juventus è mamma Veronique.

Rabiot cocco di mamma: fa tutto lei

Adrien si fida ciecamente di lei, del resto una moglie o una fidanzata possono tradirti mentre la mamma no, non ti tradirà mai. E Veronique, che al figlio ha dato anche il cognome – il papà Michel Provost si è separato da Veronique ed è morto nel 2019, dopo aver convissuto per anni con una paralisi rimediata dopo un ictus – cura assiduamente gli interessi dell’ex Psg da quando era bambino. Con piglio battagliero e con decisioni anche clamorose, come quella di spingere il figlio verso il Manchester City e poi di riportarlo a Parigi dopo appena sei mesi. “In Inghilterra non lo trattavano bene”, la motivazione ufficiale. Ma di rotture e di situazioni al limite mamma Veronique e Adrien Rabiot ne hanno vissute tante.

Veronique Rabiot, l’agente-squalo

Nell’ambiente nessuno vuole trattare con lei. Pur essendo Rabiot un top player di rendimento e prospettive, infatti, i big della procura – da Raiola ai suoi eredi, per non parlare di Mendes – sono sempre rimasti alla larga da lui. D’altro canto, c’è sempre stata mamma Veronique a strappare condizioni sempre migliori per il figlioletto. In caso contrario, non ha esitato a spingerlo a dichiarare guerre sanguinose. Nel 2018, dopo che fu inserito da Deschamps nella lista delle riserve della Francia per il Mondiale, Rabiot rifiutò sdegnato la lettera di convocazione. Risultato: non ha più visto la nazionale. Da dicembre, poi, non ha più visto il campo, da quando quelli del Paris Saint-Germain l’hanno messo fuori squadra facendolo allenare da solo perché aveva rifiutato la ricca proposta di rinnovo.

Lo stesso Psg a cui la signora aveva imposto di far giocare il figlio da mezzala (“non è un regista, non mi piace vederlo lì”) e con cui è arrivato ai ferri corti più volte. In passato mamma Veronique aveva litigato con i dirigenti del Barcellona, con il romanista Sabatini – “voglio parlare solo col tecnico Garcia“, l’esuberante richiesta dell’agente-mamma – e anche al concretizzarsi dell’affare-Juve, ha sempre glissato stizzosamente sull’argomento: “Nel calcio siamo superstiziosi”.

Rabiot, pane e acqua e ponti d’oro

Quella guerra col Psg l’hanno vinta i Rabiot, madre e figlio. Perché Adrien, con il trasferimento in bianconero, è passato dall’essere “Ostaggio e pure a pane e acqua razionata” (parole, ‘de tout evidence’, di mamma Veronique) dei parigini, che dalla sua cessione in scadenza hanno incassato a zero euro, a uno dei top player della corazzata juventina. La Vecchia Signora ha costruito ponti d’oro per agevolarne il trasferimento dalla Francia a Torino. Dieci milioni netti d’ingaggio per lui e dieci milioni alla mamma per il “disturbo” della trattativa.

Paratici le faceva la corte da anni, alla fine la signora Rabiot ha ceduto. Ma ha strappato davvero il meglio per il suo ragazzo. Che poi in campo non ha ripagato la fiducia e gli investimenti della Vecchia Signora. Un flop. Ma mamma Veronique, ‘ca va sans dire’, non lo ammetterà mai. Cuore di mamma, la colpa degli impacci di Adrien è stata evidentemente degli allenatori che non hanno saputo trarre il meglio dalle sue eccelse qualità. E ora, dopo aver dato scacco al Psg, la prossima mossa è tenere in ostaggio la Juve.

Ora Veronique tiene in ostaggio la Juve

Di fatto madame Veronique lo sta già facendo. Ha bloccato sul nascere la trattativa col Manchester United perché i Red Devils – chissà come mai – non avevano intenzione di dare più di dieci milioni a quel fuoriclasse del calcio che allo Stadium non hanno (quasi) mai visto: suo figlio. E ha bloccato pure il mercato in entrata della Juve, che senza mollare Rabiot non può dare l’assalto a Paredes. L’obiettivo? Liberare Adrien a zero tra un anno, trovare una big disposta a dargli la montagna di soldi richiesta e avere pure in cambio la “meritata” commissione da svariati milioncini. Qualcuno abboccherà, è già accaduto più volte. Un piano diabolico. Un piano da Veronique Rabiot.

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