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Juventus, De Zerbi: “Su Rabiot non avete capito niente, sapete anche a chi ha detto no?”

Dopo le turbolenze della scorsa stagione, De Zerbi riparte da Rabiot e lancia frecciate all'Italia: "Adrien è molto diverso da come è stato descritto"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

All’assalto del Paris Saint-Germain. Risolti i contrasti che hanno caratterizzato la parte finale dell’ultima stagione, Roberto De Zerbi ci riprova alla guida dell’Olympique Marsiglia. Il tecnico lombardo si affida ai suoi calciatori di maggior talento ed esperienza e, non a caso, riserva parole al miele nei confronti di Rabiot, più volte travolto dalla critiche in Italia per il suo burrascoso addio alla Juventus.

Juventus De Zerbi sorpreso da Rabiot: l’affondo

Terminato il contratto con la Juventus, Rabiot è approdato a Marsiglia alla fine della scorsa estate dopo aver rifiutato anche la corte del Milan. In Italia si sono versati fiumi d’inchiostro sulle richieste fuori mercato del centrocampista francese rappresentato dalla mamma-agente Veronique. Lo stesso ‘Cavallo pazzo’ non ha risparmiano attacchi e frecciate all’indirizzo della Signora con cui ha giocato cinque anni collezionando più di 200 presenze.

Ma il 30enne di Saint-Maurice ha ricevuto l’endorsement di De Zerbi, che – in seguito alle turbolenze della sua prima annata in Ligue 1 – punta sul sostegno dei suoi senatori. “Mi ha sorpreso enormemente – ha rivelato in una lunga intervista all’Equipe -. I giornalisti italiani lo hanno sempre descritto in modo molto diverso: invece, è umile, timido, riservato, lavoratore. È passionale e vive per il calcio”.

L’OM riparte da Adrien: gli obiettivi

De Zerbi rivela che Rabiot ha ricevuto diverse offerte, “alcune anche molto interessanti. E si è comportato da gentiluomo perché non ha voluto nemmeno prenderle in considerazione”. Proprio come altri big del calibro di “Höjbjerg e Balerdi. Non so se si siano parlati per decidere insieme di restare. Ma mi hanno reso felice”.

Avanti insieme, con l’obiettivo di ridurre il gap dal PSG, che ha vinto l’ultima Ligue 1 con un vantaggio di 19 punti sull’OM. “Vogliamo far meglio, ma sappiamo che finora il Paris Saint-Germain è stato più forte di noi. Non sono certo io a dirlo”.

Sfida al PSG, ma vietato parlare di ‘classique’

A eccezione del Mondiale per Club, il PSG di Luis Enrique ha vinto tutto ciò che poteva. Negli ultimi anni la corazzata della capitale francese ha dimostrato di non avere rivali in patria ed è per questo motivo che per De Zerbi non ha più senso parlare di ‘classique‘.

Il Classico è Juve-Inter che in dieci partite ha fatto registrare quattro successi per i nerazzurri, cinque per i bianconeri e un pareggio. Al contrario, la sfida tra PSG e OM è stata di recente a senso unico, con 19 vittorie dei parigini e una sola dell’Olympique. Ecco, per me questo non è un classico”.

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