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L'ATP decide di gestire le palline in modo "centralizzato": Gaudenzi ha ascoltato le critiche di Zverev

L'ATP decide di ascoltare le critiche arrivate da più parti (vedi Zverev) dopo che le palline utilizzate da alcuni tornei si erano mostrate più lente, e quindi più inclini a produrre infortuni tra i giocatori

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Tanto tuonò che alla fine piovve: le palline delle partite ATP, finite pesantemente nel mirino della critica da parte dei giocatori del circuito, cambieranno “padrone”. Nel senso che a partire dalla primavera del 2025 la gestione delle palline sarà “centralizzata”. Cosa significa? Lo spiega direttamente Andrea Gaudenzi, a capo dell’organizzazione che organizza il circuito professionistico mondiale, che ha fatto capire di aver raccolto assieme ai suoi collaboratori i tanti spunti di critica arrivati da più parti, comprendendo la necessità di cambiare rotta per placare malumori e polemiche.

Zverev l’aveva detto: “Palline lente e più pericolose”

Tra coloro che più di altri avevano avuto da ridire sull’argomento c’è Alexander Zverev, che durante le Nitto ATP Finals di Torino aveva esternato sul fatto che da dopo la pandemia Covid, per risparmiare sui costi di produzione, le aziende produttrici delle palline aveva utilizzato materiali di gomma meno efficienti, tali anche da comportare un rallentamento della loro velocità nell’ordine di una forchetta compresa tra 30% e 60%.

Una polemica che era stata ripresa da più parti, anche perché il tedesco non aveva utilizzato mezzi termini nel definire quella scelta fatta in nome del risparmio economico “dannosa per la salute dei tennisti”, e tale da provocare molti più infortuni a gomiti e polsi, costretti a colpire palline “più pesanti” rispetto al peso al quale erano precedentemente abituati. “Partono veloci nei primi due o tre metri, poi rallentano la loro velocità e richiedono sempre maggiore forza per essere colpite nella giusta maniera e intenzione”, aveva chiosato il tedesco. E quello sfogo ha finito per far risuonare più di un allarme anche ai piani alti dell’ATP, che ha deciso di prendere “il toro per le corna”.

La svolta: “Da Monte Carlo a Roma con le stesse palline”

Guadenzi aveva intuito da subito che le parole di Zverev avrebbero potuto aprire una crepa importante, e così ha deciso di seguire una linea “interventista”. “La decisione che abbiamo preso come ATP è quella di voler proporre una gestione delle palline “centralizzata”.

Avevamo già fatto questa scelta nel corso dell’anno, ora semplicemente ci siamo preparati a metterla in atto a partire già dai tornei primaverili. Ad esempio, da Monte Carlo a Roma useremo le stesse palline, così da poter cominciare a uniformare gli appuntamenti più importanti. Non potremo cominciare da gennaio perché i vari tornei hanno degli accordi già presi da tempo con determinati marchi, e di conseguenza è giusto aspettare che ogni tipo di contratto sottoscritto debba essere portato a termine.

Va anche detto che la nostra “giurisdizione” si estende soltanto nei tornei dei circuiti Masters 1000, 500 e 250, mentre non siamo in grado di poter intervenire sulle quattro prove slam, dal momento che sono organizzazioni nelle quali non abbiamo voce in capitolo, pur collaborando per ogni esigenza”.

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