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L'ex campione Matthias Mayer ubriaco durante la festa top: polizia costretta a intervenire, il comunicato della Federazione di sci

Contenuto molto forte quello della nota dopo quanto accaduto all'ex campione olimpico. La sua storia e quanto sta emergendo, dopo l'evento pubblico

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Quali siano i presupposti, le ragioni prime poco conta adesso attorno a quel che i media austriaci hanno classificato come il caso Mayer, quella vicenda umana e sportiva che ha imposto un ribaltamento nella gerarchia delle notizie proponendo la pesante scenata del campione olimpica e relativo arresto in apertura.

In evidenza, come anche si dice. Un anno fa si era ritirato dallo sci, Matthias Mayer, 34enne campione austriaco, orgoglio della tradizione sportiva del Paese nonché vincitore delle Olimpiadi.

Matthias Mayer, imbarazzo alla festa

Giovedì 18 gennaio, l’ex campione Matthias Mayer si era intrattenuto cordialmente con lo svizzero Beat Feuz alla Krone House di Kitzbühel illustrando i dettagli del suo nuovo ruolo nella squadra, dei suoi pensieri sull’imminente gara dell’Hahnenkamm e del mito di Kitzbühel. Nulla che, stando alla ricostruzione pubblicata da Kronen Zeitung lasciasse presagire un epilogo così sgradevole, come quello che si è consumato la sera stessa.

Secondo quel che riferito la versione online della testata, “centinaia di persone hanno assistito allo spettacolo indegno dell’eroe olimpico. Mayer è stato più che sgradevole al “ricevimento della Bassa Austria” organizzato dalla governatrice Johanna Mikl-Leitner all’Hotel Kitzhofdove.

La festa era uno degli eventi «top» nella settimana delle gare di sci dell’Hahnenkamm, un rito che per l’Austria ha una valenza assoluta nello sport, nel lifestyle, per i risvolti nelle relazioni pubbliche. Ma qualcosa che si va definendo con l’emergere di particolari ha visto Matthias Mayer, 34 anni, tre volte oro olimpico (e pure vincitore di una medaglia di bronzo ai Giochi) destare imbarazzo tra i presenti e mostrato un lato mai visto prima dello sportivo.

L’intervento della polizia e il provvedimento

Mayer era “ubriaco fradicio”, si legge, una condizione che ha imposto l’intervento della polizia che l’ha dovuto prelevare e «accompagnare» fuori dall’hotel dove si teneva il party. Abuso di alcol, la motivazione del provvedimento che mostra uno scenario a cui forse nessuno era preparato.

«Mothy» ha deciso di interrompere la sua carriera in modo clamoroso poco più di un anno fa, nel dicembre 2022 al termine della ricognizione del superG di Bormio, senza fornire spiegazioni più profonde a livello pubblico. Qualcosa però deve essere scattato: come ha raccontato il Kronen Zeitung, ha cominciato ad alzare la voce, quindi a sbraitare. Infine è saltato su un tavolo, cantando a squarciagola con un bicchiere di vino in mano.

Il comunicato della Federazione austriaca

Un fatto che non ha lasciato indifferente neanche la Federazione austriaca, che ha dovuto emettere un comunicato perché Mayer dopo il ritiro era stato comunque coinvolto come consulente e consigliere e si andava ritagliando un ruolo nuovo, in seno all’organizzazione. «Oggi abbiamo dovuto constatare con rammarico che Matthias Mayer non ha ancora superato i problemi di salute con cui lotta da molto tempo. Come famiglia Ski Austria, insieme a tutti gli atleti, colleghi e partner, lo abbiamo sempre sostenuto. Auguriamo il meglio a Matthias e speriamo che possa tornare alla sua passione, lo sci, il prima possibile. Dopo aver consultato la sua famiglia, chiediamo il rispetto e la comprensione sul fatto di non fornire ulteriori informazioni in merito».

La fine della sua immensa carriera

Il riferimento ai suoi problemi di salute hanno aperto uno squarcio sulla sua esistenza, sulla presunta dipendenza e anche sulle motivazioni che lo avrebbero indotto a chiudere con lo sci a livello agonistico. I media austriaci e anche nostrani hanno sottolineato quanto fosse stato improbabili e incomprensibile quella decisione affrettata, secondo alcuni nel quadro di una carriera esemplare.

Figlio di Helmut Mayer, argento olimpico nel 1988 e mondiale l’anno dopo a Vail, Matthias aveva cominciato a gareggiare a 15 anni, mettendosi in luce già a livello giovanile argento ai Mondiali juniores e facendo credere a quella cosa della genetica, anche nello sport. In Coppa del Mondo ha debuttato nel 2009, ma la consacrazione come per ogni atleta in una qualsiasi disciplina sono state le Olimpiadi che ne hanno premiato il talento. C’è del rammarico, è innegabile.

Fonte: ANSA

Mayer con l’oro olimpico di Pechino

E della comprensione umana anche nelle parole pronunciate poco prima della discesa libera di venerdì, da Scherer che ha commentato l’accaduto. Nell’intervista con Rainer Pariasek non ha voluto rivelare “ulteriori dettagli”. “Vedremo al suo recupero”, ha assicurato. Non è nota la sorte attuale di Mayer o che ne sarà del suo ruolo.

L’attesa per il suo recupero

Certo è che questo ragazzo di 34 anni è stato l’orgoglio di un Paese che ha fato dello sci uno stile di vita: a Sochi negò l’oro della libera a Christof Innerhofer, nel marzo successivo vinse, a Lenzerheide, la prima gara nella Coppa del Mondo più altri 10 successi e un totale di 45 podi.

Ha vinto anche a Pyeongchang 2018 (in superG) e a Pechino, sempre in superG più il bronzo della discesa: un curriculum di tutto rispetto e che, però, è segnato da ciò che questo comunicato definisce “un problema di salute”. Una condizione incresciosa e che rischia di incidere molto, troppo sull’uomo ben oltre quel campione celebrato, amato e osannato sul podio.

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L'ex campione Matthias Mayer ubriaco durante la festa top: polizia costretta a intervenire, il comunicato della Federazione di sci Fonte: ANSA

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