La decisione del Governo di riaprire al pubblico gli eventi sportivi per i possessori di Green Pass non ha accontentato il mondo del basket.
Il tetto della capienza al 25% per gli eventi al chiuso, infatti, rischia di condannare la pallacanestro ad un’altra stagione con incassi irrisori ai botteghini, con tutte le conseguenze del caso a livello economico.
Così, al termine dell’Assemblea svoltasi a Bologna, i club hanno diramato un comunicato congiunto per esprimere la propria insoddisfazione ed effettuare al contempo una controproposta, circa la possibilità di aprire i palazzetti senza limitazioni ai vaccinati, ai guariti dal Covid e ai possessori del Green Pass..
“Le squadre di Serie A ritengono che, alle attuali condizioni, la partenza del nuovo campionato sia gravemente a rischio – si legge – la percentuale di presenze decisa dal Governo non consente nemmeno ai club di aprire la campagna abbonamenti e iniziare così a invertire il devastante impatto economico che la chiusura anticipata della stagione 2019-20 e la disputa della stagione 2020-21 a porte chiuse (a parte la fase finale dei playoff) hanno avuto sui bilanci dei club di Serie A”.
“Le società chiedono pertanto di aprire i loro impianti senza alcuna limitazione alle sole persone che avranno completato l’iter di vaccinazione e a quelle già guarite dal Covid, con una maggiore restrizione dell’attuale Green Pass. Gli stessi club sono pronti a collaborare, anche con i propri tesserati, ad ogni iniziativa che il Governo varerà al fine di incentivare sempre di più il ricorso alla vaccinazione”.