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Larissa Iapichino cambia tutto prima di Tokyo, anche allenatore

A seguire la campionessa azzurra Larissa suo padre, Gianni Iapichino, come fece con l'indimenticabile mamma Fiona May

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Va veloce sempre, Larissa Iapichino. La maturità, che ha concluso celebrando con un post il passaggio definitivo all’età adulta e a quel varco che segna la conclusone di una stagione per chiunque, poi l’ufficializzazione della sua storia con Vittorio Bartoli (cestista della De Longhi Treviso) e la scelta – sorprendente perché a ridosso delle Olimpiadi – di affidarsi a suo padre, Gianni. Una figura centrale, presente e protettiva quella di suo padre, ex astista di talento e dalle indubbie qualità che si è scoperto poi golfista e musicista. E da poche ore anche suo allenatore.

La rottura tra Larissa Iapichino e Gianni Cecconi

L’addio a Gianni Cecconi, che ha condiviso con Larissa successi e ore di allenamento sulle piste di atletica, ha destato preoccupazione e stupore, inutile negarlo, tra quanto auspicano che le premesse vengano confermate dai risultati effettivi in campo sportivo di questa 18enne riflessiva e molto misurata, nell’esporre le sue emozioni, il suo vissuto. E che non disdegna quanto gira attorno allo sport: testimonial di moda, ricercata e ambita, Larissa Iapichino sa essere una, nessuna e centomila seppure abbia appena 18 anni.

A 36 giorni dai Giochi di Tokyo ha deciso di affidarsi alle cure tecniche di babbo Gianni.

“Ho individuato in mio padre la guida che sento più affine al percorso futuro  – ha dichiarato la primatista italiana e detentrice del record mondiale under 20 indoor – ho scelto la via più difficile, abbiamo caratteri simili e so già che non mancherà lo scontro, tuttavia la mia fiducia è totale nella sua esperienza tecnica e nella sua capacità di trarre il meglio da me nelle situazioni più difficili. So che l’ho investito di un’enorme responsabilità e in un momento di stagione delicato, ma questo è il mio sentimento”.

Il precedente con mamma Fiona May

Quanto sta accadendo, ricorda la scelta di mamma Fiona May di affidarsi proprio a Gianni, allora suo marito, che decise di seguire la consorte in un percorso tortuoso e ambizioso che effettivamente portò Larissa ai podi più prestigiosi per lei, campionessa di salto in lungo: oro europeo indoor a Valencia 1998 (con record italiano di 6,91, stessa misura eguagliata da Larissa lo scorso febbraio), argento europeo a Budapest nella stessa stagione (con record italiano outdoor ancora intatto di 7,11), fino all’argento olimpico a Sydney 2000 e all’oro mondiale a Edmonton 2001.

“Quando Larissa mi ha chiesto di allenarla mi sono balenate davanti immagini di allenamenti e gare vissuti con sua madre, con la quale abbiamo sempre detto che nessuno di noi avrebbe allenato le nostre figlie — ha detto Gianni Iapichino — e qui la mia Larissa è stata ancora una volta sorprendente. Ho accettato subito e mi assumo volentieri questa responsabilità, cogliendo una grande sfida. Sto lavorando già a un programma molto dettagliato che possa nel breve termine portarla in una forma ottimale a fine luglio”.

Cecconi non commenta l’accaduto

E Gianni Cecconi? Per ora l’allenatore che ha portato Larissa ai successi fin qui incassati, non ha rilasciato dichiarazioni, né lo hanno fatto altri per lui. Giunti a questo punto della preparazione quando ci si attende tutto fuorché l’addio al proprio mentore.

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