Ha parlato di tutto, dall’inglese che sta imparando ai consigli dati a Giampaolo, dal momento del nostro calcio al suo rientro fissato non prima di giugno. L’Intervista di Max Allegri al Corriere della Sera ha colpito nel segno e non sono sfuggiti alcuni accenti polemici riservati alla sua ex società, ovvero la Juventus.
LE STOCCATE – Nessuna critica diretta ma frecciatine neanche tanto tra le righe come quando dice, riferendosi ad Agnelli e Paratici: “I dirigenti. Abbiamo vissuto di intuito per molti anni, ora bisogna costruirli. Non immaginiamo cosa significhi per un allenatore avere al fianco un Galliani o Marotta”.
I RIFERIMENTI – E ancora: “Il calcio è troppo una via di mezzo: si prendono manager bravissimi che non lo conoscono, o gente di calcio che non è un vero manager” . Riferimenti fin troppo espliciti che hanno scatenato un vespaio sui social.
LE REAZIONI – C’è chi scrive: “Vedendo la Juve ora mi sa che siamo in tanti a dover chiedere scusa ad Allegri” oppure: “Ci vorrebbero più Allegri e meno Adani, se dovessi sintetizzare un mio parere sul calcio e su tutto ciò che gli ruota intorno nel 2019″ e ancora: “Leggere. Rileggere. Mandare a memoria. Grandissimo Mister Allegri”.
CORRETTO – Un utente sottolinea: “L’intervista a Max Allegri sintetizza tanto del calcio moderno. E soprattutto di un allenatore che tutto è tranne un cretino o un ca… Pragmatico sicuramente, onesto anche, politicamente corretto solo a volte”, un altro scrive: “Meno filosofia, più praticità e semplicità. Una grande intervista a un grande tecnico. Io sto con Allegri”.
IL PROBLEMA – La maggioranza dei tifosi, anche juventini, sta con Max: “Noto con piacere che andato via Allegri il problema è la società. Prima tutti allenatori adesso tutti dirigenti” e infine: “Nedved capace di fare solo danni, ha dato benservito ad Allegri senza riuscire a portare Conte suo obiettivo Paratici è stato incapace di vendere, non rinforzando il centrocampo con i giocatori utili a farci fare il salto di qualità”.