Era in Australia e non voleva andare in Sudamerica con il solito aereo.
E così, Gabriele Gardellini, professione Globetrotter, ha pensato di bene di farsi il tragitto in barca a vela con una ciurma “hippie” di nome Sea Gypsies che dal 2004 naviga per i mari del mondo senza meta a bordo dell’Infinity, un ketch di alluminio di 36 metri e mezzo.
A raccontare l’incredibile viaggio è proprio il 34enne di Bologna in una lunga intervista concessa a ‘Il Giornale della Vela’: “Son venuto a conoscenza dell’Infinity e dei Sea Gypsies abbastanza casualmente: ero alla fine del mio visto in Australia e stavo cercando un modo per andare in Sud America, evitando il solito aereo. Attraverso un sito apposito ho trovato la loro inserzione e li ho contattati. Ovviamente mi sembrava più eccitante e divertente spendere 3 mesi del mio tempo in mare piuttosto che 15 ore in aereo. Ho pagato un tot per il passaggio e non in base ai giorni a bordo”.
“Dove ti sei imbarcato e fino a dove? Io dall’Australia sono arrivato ad Auckland, in Nuova Zelanda, e dopo esser giunti a Cape Adare (Antartide) ci siamo diretti a Puerto Natales (Cile), dove l’ufficio immigrazione si è dovuto ingegnare per risolvere le varie procedure di entrata per un’imbarcazione con gente di dieci diverse nazionalità a bordo!”.
“Il momento piè bello è stato per me l’ingresso nei fiordi cileni, dove siamo stati accolti dalla più bella alba che ricordi. Dopo giorni di cielo plumbeo la natura ci ha ripagati: guardate la foto che vi mando(che trovate sotto). Al nostro arrivo in Antartide invece siamo stati accolti da una trentina di orche che si sono avvicinate curiose alla barca. Essendo innamorato di questi splendidi animali, non posso che avere una mezza lacrima ogni volta che ripenso a quel momento. Ero un profano della vela, non l’avevo mai fatto prima e si è rivelato fantastico” ha concluso Gabriele.
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