Maicon è tornato. Ed è tornato in grande stile. Subito titolare, subito capitano, subito in campo per una settantina di minuti. Il brasiliano ha esordito con la maglia dei veronesi del Sona, comportandosi tutto sommato bene nonostante il ko della propria squadra contro il Ponte San Pietro (girone B della Serie D).
Maglia numero 13 sulle spalle, come ai tempi belli dell’Inter, Maicon si è posizionato sulla fascia destra della retroguardia del Sona. In campo un altro volto noto del calcio italiano: il quarantunenne Ferreira Pinto, visto anche con la maglia dell’Atalanta. In panchina invece l’ex parmense Pablo Dellafiore, centrale oggi proprio al Sona, e il compagno di squadra Marco Zamboni, ex anche della Juventus.
Maicon subito in campo dal primo minuto, dunque. E naturalmente tutti gli occhi si sono posati su di lui. L’ex terzino di Inter e Roma ha disputato una partita sufficiente, limitandosi prevalentemente a mantenere la propria posizione in difesa. Senza, dunque, lasciarsi andare alle famose sgroppate che ne hanno caratterizzato la carriera.
Proprio dal piede di Maicon è comunque nata una delle migliori occasioni create dal Sona, peraltro sul punteggio di 0-0: il brasiliano ha messo in mezzo un cross liftato dalla destra, Strada ha spizzato di testa e il portiere ospite Pagno ha smanacciato in qualche modo, evitando il vantaggio dei veronesi.
Visibilmente stanco e senza il ritmo partita, Maicon ha quindi abbandonando il campo al 70′, lasciando il posto a Montresor. E pochi minuti dopo proprio il neo entrato ha commesso un fallo di mano in area che ha portato all’episodio decisivo: calcio di rigore trasformato da Ferreira Pinto. 0-1 finale, non prima di un goal annullato a Gerevini per i padroni di casa. E prima delusione per Maicon.