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Marelli: “Napoli-Torino, quanti errori per l’arbitro Fabbri”

La gestione dei cartellini e l’utilizzo del VAR bocciati dall’ex direttore di gara

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Marelli: “Napoli-Torino, quanti errori per l’arbitro Fabbri”

Dopo Napoli-Torino il dibattito in tv e sul web s’è concentrato soprattutto sulle tante occasioni da gol sciupate dalla squadra di Ancelotti. Tuttavia tra i tifosi azzurri serpeggia anche un certo malumore per l’arbitraggio di Fabbri, colpevole di una gestione dei cartellini discutibile e anche di un paio di sviste clamorose nel finale di partita. E anche la critica neutrale boccia il direttore di gara di Ravenna: è il caso dell’ex arbitro Luca Marelli, che nel consueto articolo del lunedì pubblicato sul suo blog fa le pulci a Fabbri. “Continua il periodo negativo del neo-internazionale di Ravenna, apparso molto appannato da ogni punto di vista”, esordisce Marelli, che bacchetta l’arbitro per aver mancato di personalità e lucidità in occasione di una serie di insulti ricevuti da Allan. 

ALLAN DA ROSSO. “Al minuto 64 l’arbitro interrompe il gioco per sanzionare un fallo di Allan a centrocampo: fallo netto, ammonizione conseguente corretta per un intervento molto in ritardo e sicuramente imprudente. Quel che accade dopo è ingiustificabile, sia da parte di Allan che, conseguentemente, di Fabbri”. Allan infatti bestemmia e poi manda a quel paese Fabbri, che, spiega Marelli, “a due metri, non può non aver sentito. Passi per la bestemmia: è inelegante, è un’espressione inaccettabile ma si può comprendere in campo un momento di nervosismo. Inaccettabile, invece, l’insulto rivolto successivamente all’arbitro: se non si espelle un calciatore di fronte ad un’espressione del genere urlata da pochi metri”.

SCAMBIO DI PERSONA. Ancor più grave l’errore nel finale di partita che poteva costare caro al Napoli. “Al minuto 91, su contropiede del Torino, Belotti cade a terra dopo un contatto con Malcuit”, scrive Marelli, che poi prosegue: “Fabbri fischia, assegna punizione al Torino ed ammonisce per la seconda volta Allan. L’errore è oggettivamente clamoroso: al di là del fatto che Malcuit non ha commesso alcun fallo, Allan si trova a mezzo metro abbondante da Belotti nel momento in cui l’attaccante del Torino cade a terra”. Vicino alla frittata, Fabbri viene salvato dal VAR. “Fortunatamente, in questi casi, il VAR può intervenire con proprio overrule (e senza ‘on field review’) per il cosiddetto ‘scambio di persona’. Motivo per cui Fabbri ha revocato il cartellino giallo di Allan, comminandolo a Malcuit”. 

CONTRADDIZIONE VAR. Tuttavia secondo Marelli l’errore di Fabbri ha anche sottolineato una lacuna del protocollo Var. “Il cartellino giallo è senza alcun senso. Ribadisco: non c’è alcun fallo, Belotti cade praticamente da solo. Ma una volta fischiato il fallo, una volta resosi conto dell’errore di persona, l’unico cartellino possibile per Malcuit, ultimo difensore di fronte a Belotti, avrebbe dovuto essere il rosso”. Un paradosso, dunque, che porta Marelli a interrogarsi sull’utilizzo video assistente. “Perché il VAR non è intervenuto? La domanda me la pongo e la risposta me la fornisco da solo (e non piacerà). Il VAR La Penna, rivedendo l’episodio, si è sicuramente accorto del fatto che non ci fosse alcun fallo. Se avesse richiamato Fabbri, per quale motivo avrebbe dovuto farlo? Per evitare che Fabbri lasciasse in campo un calciatore che doveva essere espulso? In questo caso Fabbri avrebbe dovuto effettuare la ‘on field review’ poiché non si tratta di una rilevazione (come nel caso dello ‘scambio di persona’), ma di una valutazione soggettiva. Il paradosso è che Fabbri, chiamato per un cartellino rosso, avrebbe visto immagini che dimostravano un contatto tutt’altro che irregolare. Insomma, un cortocircuito per il quale andrà trovata una soluzione nel protocollo”, conclude Marelli, evidenziando come lo sviluppo del protocollo VAR sia ancora in divenire. 

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