Il Milan vince contro il Sassuolo ed è Campione d'Italia. Decisiva una doppietta di Giroud e un gol di Kessie. Atmosfera straordinaria al Mapei Stadium, una giornata che i tifosi rossoneri non dimenticheranno mai, soprattutto i più giovani, che vedono finalmente il Milan ai vertici dopo tantissimo tempo e innumerevoli delusioni. Diamo ora i voti ai protagonisti di questa cavalcata.
Rafael Leao: 9 - Discontinuo e irresistibile come ogni diamante grezzo, Rafa è la regina dello scacchiere di Pioli, il pezzo che si muove in ogni direzione e taglia in due la difesa avversaria. Miglior marcatore stagionale con 14 reti, secondo miglior assistman dietro Theo Hernandez con 9 passaggi vincenti, un finale di stagione poderoso come la sua progressione in campo aperto, con tre gol e tre assist, tutti decisivi, nelle ultime cinque giornate prima di Reggio Emilia.
Stefano Pioli: 9 - Non sono passati nemmeno tre anni da quando Stefano Pioli, chiamato a raddrizzare la bagnarola varata da Giampaolo nel mare in tempesta, fu accolto dai tifosi del Milan con l’hashtag: #PioliOut. Sotto la sua guida il valore, tecnico ed economico, di pressoché tutta la rosa è cresciuto esponenzialmente, e i risultati in campo non hanno bisogno di ulteriori commenti. Serietà, competenza, dedizione, self-improvement: un capolavoro per il quale è difficile trovare similitudini.
Olivier Giroud: 8 - Arrivato dal Chelsea per dare il cambio a Ibrahimovic, causa infortuni a catena del totem il francese si trova a giocare titolare per gran parte della stagione, nonostante anche lui non sia esattamente di primo pelo. Non è mai stato un killer, nemmeno nei suoi anni migliori, e non a caso di gol non ne fa molti nemmeno quest’anno: 12, tra campionato e coppe. Ma, si sa, nel calcio i gol non si contano, si pesano. E quelli segnati da Giroud hanno la massa di una gigante rossa.
Pierre Kalulu: 8 - Aggressivo, eccellente in anticipo, sempre concentrato: la sua partnership con Tomori, con cui virtualmente divide il voto in pagella, è stata certamente una delle chiavi di volta della strepitosa stagione rossonera.
Sandro Tonali: 9 - Una stagione da fuoco e fiamme in mezzo al campo, contornata da gol fondamentali nel bel mezzo della volata-scudetto (vedi Lazio e doppietta al Verona). Già, perché nel frattempo Tonali ha imparato a inserirsi, aprendo nuove prospettive per sé, per il Milan e per la nazionale. Capitano de facto, i gradi arriveranno presto.
Theo Hernandez: 8,5 - La memorabile sgroppata di 90 metri con cui ha chiuso la partita contro l’Atalanta rappresenta il manifesto non solo della stagione rossonera, ma anche della sua cifra tecnica. Il più personale degli acquisti di Paolo Maldini – e non poteva essere diversamente, visto il ruolo – si è ormai da tempo ritagliato un ruolo da protagonista assoluto sia in campo che fuori, come dimostra, tra le altre cose, quel rinnovo di contratto fino al 2026.
Mike Maignan: 8,5 - Magic Mike si è imposto subito come il miglior interprete del ruolo in Serie A, cosa ancora più straordinaria se si pensa al mese e mezzo di assenza forzata per infortunio. Oltre all’esplosività tra i pali, il francese ha dato mostra di grandi doti di leadership e, soprattutto, di playmaking.
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