Arrigo Sacchi, che con la forza delle idee ha portato il Milan sul tetto del mondo, invita Red Bird a perseguire una linea chiara tra campo e mercato da ‘La Gazzetta dello Sport’: “La cosa più importante nel calcio sono le idee: mi auguro che i dirigenti stiano operando con un progetto chiaro in mente; lasciamoli lavorare, li valuteremo poi; il Milan si è preso un grosso rischio esonerando Maldini e Massara, che hanno aiutato la società a rialzarsi, io stesso non avrei mai detto che in un paio di stagioni avrebbero centrato lo Scudetto e la semifinale di Champions stando attenti al bilancio”.
Il due volte vincitore della Coppa Campioni esamina qualche mossa di mercato nello specifico: “L’addio di Tonali? Non si può dire no a certe cifre, per sostituire Sandro punteranno su un giovano non di grande nome come ha fatto un anno fa il Napoli; loro hanno vinto dopo aver lasciato andare Mertens, Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz, i quattro giocatori più famosi che avevano. Loftus-Cheek? Forte dal punto di vista fisica e di movimento: quest’ultima caratteristica è fondamentale nel calcio di oggi; con la sua discreta esperienza internazionale può aiutare il gruppo a crescere. Scamacca? Ha grandi potenzialità che non ha ancora espresso, Gianluca è una sorta di scommessa che ha il dovere di fare il salto di qualità da un punto di vista del carattere: deve imparare a muoversi di più, a fare pressing e a prendere parte alla manovra; ha tiro e potenza, adesso deve mettere tutto se stesso in campo, per non avere alcun rimpianto ripensando alla carriera. Per me De Ketelaere ha qualità, ma deve darsi ovviamente una mossa: ricordiamo che fece ai tempi fatica uno come Michel Platini nell’approcciare il calcio italiano, e così Karl-Heinz Rummenigge..”
Questa la valutazione finale del ‘progetto’ Cardinale: “E’ una strategia giusta, vincere facendo debiti equivale a barare: gli americani sono attenti al bilancio e fanno bene, nel mondo c’è sempre qualcuno più ricco di te che ti soffierà un giocatore, quindi tu hai il compito di lavorare sulle idee. Il progetto è avere una linea e mirare compatti verso l’obiettivo. I tifosi devono capire che il gioco viene prima dei giocatori: il Milan ha vinto e entusiasmato senza nomi altisonanti, il segreto è giocare bene, avere spirito di squadra, etica del gruppo e una forte motivazione”.