Un Milan irresistibile e poi capace di soffrire, in un finale non facile a Marassi, raccoglie una fondamentale vittoria per 2-1 su una coriacea Sampdoria e mantiene il +5 in classifica sull’Inter seconda. Decisivi il rigore di Franck Kessié e il guizzo di Samu Castillejo, capace di segnare 8 secondi dopo il suo ingresso in campo. Tardiva la rete dei padroni di casa con Albin Ekdal.
Milan costretto a rinunciare ai suoi due “totem scandinavi”: sia Kjaer che Ibrahimovic sono assenti, al loro posto Gabbia e Rebic. Rilanciati anche Tonali e Brahim Diaz, mentre Ranieri si affida a Gabbiadini come partner offensivo di Quagliarella.
I rossoneri partono con un insistito possesso palla, ma i blucerchiati resistono. E addirittura il primo brivido arriva per un’iniziativa dei padroni di casa, con Donnarumma provvidenziale su Tonelli. Poi reagisce il Diavolo: Ferrari salva tutto su Rebic, poi murato da Audero.
La partita resta chiusa e vive di improvvise fiammate (come quella dell’ex Romagnoli, pericoloso sugli sviluppi di un corner). Poi è uno strepitoso Tonelli a salvare sulla linea su splendida iniziativa di Rebic con scavetto finale su Audero.
Il primo tempo sembra destinato a chiudersi senza reti, quando Jankto porta via il pallone a Theo Hernandez con il braccio in piena area: è rigore, che l’implacabile Kessié trasforma al 45′.
Il Milan appare in totale controllo anche in avvio di ripresa, come dimostra il palo colpito da un Tonali in grande crescita. Quindi è Calhanoglu a provarci su punizione, ma la mira è imprecisa.
La Sampdoria invece cresce progressivamente, tanto che Candreva reclama un possibile rigore che Calvarese non concede. Poi è Thorsby a sfiorare il pari, ma il gol arriva dall’altra parte: lo segna Castillejo al 77′, sfruttando l’assist al bacio di Rebic.
La partita però non è finita, e la riapre Ekdal all’83’ in mischia. Finale in apnea per i rossoneri, che rischiano sulle iniziative della Samp. Ma resistono, e ora in classifica scappano per davvero.