Difendere il Milan di questi tempi è difficile: trovare alibi per una partenza di campionato deludente, per le tante sconfitte, per le incongruenze tattiche, per i silenzi societari e tanti altri aspetti che non consentono ai rossoneri di tornare ai fasti di un tempo è esercizio complesso per chiunque. Un compito duro che, tra gli addetti ai lavori, in pochi potrebbero fare.
LE CRITICHE – Dopo il ko contro il Torino sono scoppiate polemiche dentro o fuori: tifosi inferociti che ce l’hanno con tutti, da Giampaolo ai giocatori passando per la società, politici come Enrico Letta che addirittura invocano la cessione immediata di Piatek e il ritorno di Gattuso, ex giocatori che sparano a zero come Bobo Vieri. Un calderone infinito in attesa delle prossime gare.
LA DIFESA – La difesa d’ufficio del Milan è pertanto affidata a Mauro Suma. Il direttore di Milan Tv nel suo editoriale su Milannews prova a fare chiarezza su alcuni punti e risponde anche alle critiche più violente.
LE FASCE – Per Suma è inutile provare dolore fisico per il derby perchè l’Inter oggi fa parte di un’altra fascia, economica e di Champions, rispetto al Milan, ha una posizione industriale superiore. Come la Juventus. Il Milan non batte l’Inter in campionato dal 2016 e non batte la Juventus in campionato dal 2016.
DEDICA A LETTA – Poi arrivano le risposte dirette, la prima all’ex premier Letta: “Il risultato, caro presidente Letta, non si legge, ma si vive, e a Torino non c’è stata nessuna vergogna, ci sono stati errori, ma nessuna vergogna. Per cui non bisogna percuotersi sul petto e usare paroloni inutili proprio come vergogna o come dignità o non dignità”.
DEDICA A VIERI – Ce n’è anche per Bobo Vieri che a Tiki Taka su Italia1 era stato drastico nel commentare il ko con l’Inter: “Abbiamo sentito che senza Donnarumma il Milan avrebbe perso 6-0: balla sesquipedale, spiace, caro Bobo che il derby per 6-0 lo ha perso per davvero”.
LO STADIO – Difesa a spada tratta infine anche per Elliott che non starebbe pensando allo stadio perchè pensare allo stadio significa pensare alla squadra. Lo stadio significa ricavi e risorse per i mercati prossimi venturi da fare per potenziare e migliorare la squadra.