Nonostante una pista dalle condizioni difficili e qualche ricordo non proprio felice (in Portogallo l’anno scorso finì con un ritiro) del tracciato, Joan Mir ha chiuso le FP2 con il terzo tempo, un risultato che, come ammesso in seguito, era fiducioso di poter raggiungere.
“Rispetto allo scorso anno, c’era poco grip ma siamo comunque riusciti a fare un bel salto in avanti con le gomme nuove. Lo scorso anno avevo avuto un problema al motore qui a Portimao ma comunque le sensazioni erano state buone ed ero sicuro che la Suzuki potesse andare forte, oggi l’ho dimostrato” ha dichiarato l’iridato 2020 che in Algarve non può contare sull’apporto del suo capotecnico Frankie Carchedi.
“Con Franchie a casa è tutto più difficile ma stiamo gestendo bene la cosa. Questa settimana sono seguito da Tom O’Kane che non vuole mettersi troppo in mostra, vuole solo lavorare e questo è un bene. Ad ogni modo, Frankie è nell’ombra parliamo molto ed è in una camera isolato e quindi in realtà sta lavorando proprio come farebbe in pista” ha rivelato un Mir che, come altri suoi colleghi, non si è detto sorpreso della performance di Marc Marquez.
“Non mi ha sorpreso la prestazione di Marc, sappiamo che la Honda funziona molto bene qui a Portimao ed infatti sono stati tutti veloci. Io credo che il suo braccio sia al 100% e che possa spingere al 100%” ha affermato sicuro l’alfiere della Suzuki.