Adesso è ufficiale: Emelianenko ha detto basta. Il lottatore russo, per tantissimi esperti il più grande di sempre nella storia delle mma, si è ritirato. All’età di ben 46 anni ha combattuto un’ultima volta e perso contro il campione dei massimi Ryan Bader a Bellator 290, per poi dire addio. Una sua frase può spiegare meglio di tutti chi è stato: “Ho fatto la fame da bambino in Urss e per questo non farò mai una dieta”.
E infatti, Emelianenko si è mangiato tutto, anche gli avversari. Nonostante un fisico tutt’altro atletico: 183 cm di altezza per quasi 110 kg. In pratica Emelianenko non era un peso massimo, anzi a inizio carriera avrebbe potuto gareggiare addirittura tra i medi.
Eppure, erano i suoi avversari ad apparire piccoli. In carriera, Emelianenko ha affrontato 48 match vincendone 40, con 7 sconfitte e un no contest. Trentuno i successi prima del limite, 16 per ko e 15 per sottomissione e un’imbattibilità durata dal 2000 al 2011 con 27 successi consecutivi ed il titolo del Pride, la promotion giapponese all’epoca numero uno al mondo nelle arti marziali miste.
Una realtà diversa da quella delle Mma di oggi: si combatteva su un ring e non nella gabbia ma soprattutto erano consentiti i calci alla testa degli atleti a terra e il primo round durava ben 10 minuti. Non solo, nella stessa serata capitava di combattere per tre volte consecutive. Nessun problema per il russo, che ha sconfitto sette futuri campioni e anche Hall of Famer in Ufc: Mark Coleman (2 volte), Kevin Randleman, Tim Sylvia, Andrei Arlovski, Frank Mir, Quinton “Rampage” Jackson e Antônio Minotauro Nogueira (2 volte).
Sempre nel Pride, sconfisse inoltre tre campioni del K1, all’epoca il più importante torneo di Kickboxing del mondo: Mark Hunt, Semmy Schilt e il croato Mirko “Cro Cop” Filipovic. Nella lista di coloro che hanno avuto la peggio contro Emelianenko ci sono anche due judoka olimpici: Satoshi Ishii (oro a Pechino) e Naoya Ogawa (argento a Barcellona). Tutti successi che gli hanno consentito il titolo di “miglior fighter del decennio”. Per molti però, considerato anche il suo limite fisico, l’ucraino naturalizzato russo è il più grande di sempre. E non sarà facile togliergli la corona.