Olivier Giroud è stato il grande protagonista non solo del quarto di finale vinto dalla Francia contro l’Inghilterra per 2-1, ma può definirsi tale anche dell’intera spedizione francese ai mondiali di Qatar 2022. Il transalpino, infatti, in questa edizione, è diventato l’attaccante più prolifico della nazionale allenata da Didier Deschamps.
Mondiali, la rinascita di Olivier Giroud al Milan
La rinascita di Olivier Giroud, oltre alla ritrovata fiducia in se stesso, ha un altro nome: Milan. Con la squadra rossonera, infatti, l’attaccante di Grenoble è diventato indispensabile per la formazione allenata da Pioli, divenendo infatti decisivo nella conquista del diciannovesimo scudetto milanista. La scorsa stagione, infatti, il classe 1986 ha totalizzato 38 presenze e 14 gol, mentre nella prima parte della presente stagione è sceso in campo 19 volte andando a segno in 9 occasioni (balza all’occhio lo score in Champions League: 4 gol in 6 incontri). Non male per uno che è arrivato a Milano sotto lo scetticismo di molti.
Mondiali, il nuovo record di Olivier Giroud in Nazionale
Se i tifosi del Milan sono abituati alle sue girate, ora anche i supporters francesi lo avranno imparato ad apprezzare al meglio. Dopo la rete agli ottavi contro la Polonia, l’attaccante di Grenoble si è ripetuto anche contro l’Inghilterra, trascinando “les blues” in semifinale al Mondiale contro il Marocco. La marcatura di ieri sera ha un valore doppio per Giroud che, dopo essere diventato il migliore marcatore all-time della nazionale francese contro la nazionale di Sczeszny, ha allungato su Thierry Henry: adesso sono 53 reti, +2 sull’ex Arsenal in 118 presenze con la maglia della Nazionale, al quarto posto nella classifica delle presenze “all time”.
Mondiali, Olivier Giroud protagonista inatteso
E dire che in questi mondiali Oliver Giroud avrebbe dovuto avere un semplice ruolo da comprimario. L’assenza di Karim Benzema, tornato a casa per infortunio a due giorni dall’inizio della kermesse qatariota, ha “obbligato” Deschamps a schierarlo titolare. Ed è stato ripagato a suon di gol, attualmente 4. Un dato in controtendenza rispetto a Russia 2018, quando non riuscì mai ad effettuare un tiro in porta.