L’Italia degli azzurrini ha immediatamente entusiasmato i tifosi che hanno deciso di seguirli nella tarda serata di domenica. Contro il Brasile è subito impresa per i ragazzi di Carmine Nunziata, che supera per 3-2 gli avversari, proprio come fecero i nonni di Bearzot in Spagna nel 1982.
Allo stadio Malvinas Argentinas di Mendoza, si è vista una squadra italiana magistrale. Grazie a questo successo, gli azzurri sono al comando del gruppo D insieme alla Nigeria, che nel pomeriggio aveva vinto 1-0 contro la Repubblica Dominicana. Gli africani saranno i nostri prossimi avversari. Ricordiamo che accederanno agli ottavi di finale le prime due di ogni raggruppamento più le quattro migliori terze.
Italia-Brasile: esordio pazzesco
Il primo tempo dell’Italia di Nunziata è stato praticamente un esempio di cifra stilistica e efficacia. In appena 24′ sono arrivati i nostri tre gol. All’11’ prima rete di Marco Prati, centrocampista della Spal, abile a inserirsi sul secondo palo e a trafiggere il portiere dopo che capitan Cesare Casadei aveva spizzato di testa il cross di Riccardo Turicchia (difensore della Juventus).
Rivelazione Casadei
Casadei successivamente si mette in porta: il giocatore del Chelsea – in forza al Reading – al 24′ svetta di testa sul calcio d’angolo di Tommaso Baldanzi (talento dell’Empoli), al 35′ trasforma un calcio di rigore che lui stesso aveva subito dopo essere stato lanciato ancora da Baldanzi e aver superato l’avversario.
Era atteso al varco anche Simone Pafundi, attaccante classe 2006 dell’Udinese. Si è fatto apprezzare, dimostrando di avere mezzi a disposizione di grande eccellenza.
Calo improvviso
L’Italia, dopo i tre gol grazie ai quali ha poi controllato agevolmente per circa un ‘ora, è calata vistosamente rischiando di cedere sulla stanchezza al Brasile. Al 72′ Marcos Leonardo ha accorciato le distanze dopo un pasticcio difensivo, all’88’ si è ripetuto con un colpo di testa. Nel finale, gli azzurrini hanno ritrovato lucidità e hanno chiuso bene gli spazi evitando la beffa.