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Morto Paolo Beldì, il cordoglio di Bartoletti e del mondo dello sport

Il regista di Quelli che il calcio scomparso a 66 anni, era un grande tifoso della Fiorentina

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Lutto nel mondo della tv ma anche dello sport per la scomparsa improvvisa di Paolo Beldì. Il regista e autore televisivo, nato a Novara ma tifosissimo della Fiorentina, è stato trovato morto nella sua casa di montagna a Magognino, vicino a Stresa. Aveva 66 anni e aveva legato la sua carriera a grandissimi successi in Rai, lavorando con Fazio, Celentano e tanti big dello spettacolo. E’ stato il regista della fortunata trasmissione “Quelli che il calcio” da l 1993 al 2009. E proprio uno dei compagni di viaggio di quel programma cult l’ha voluto ricordare con accenti commossi su Facebook.

Bartoletti piange la scomparsa di Beldì

Si tratta di Marino Bartoletti che scrive sul suo profilo: “Ci eravamo parlati l’altro ieri. Mi aveva detto che, come regalo di compleanno (l’11 luglio), gli sarebbe piaciuto vedere l’Italia nella finale degli Europei. L’Italia ha fatto il suo dovere, lui invece se n’è andato: e non si fa così, Paolino! Paolo Beldì è stato il nostro regista di “Quelli che il Calcio”: una trasmissione che senza la sua lucida follia (e ovviamente la sua grandezza) non sarebbe mai stata così bella”.

“E poi Sanremo, e poi gli show di Celentano che non faceva un passo senza lui… E poi di che parliamo? Era un piccolo, frenetico, generoso genio. E soprattutto un uomo gentile e di enorme, quasi infantile bontà. Ora “garrisca al vento” il labaro viola della tua squadra del cuore. Eri probabilmente l’unico novarese che tifava per la Fiorentina: e questo la dice lunga sulla tua voglia di remare sempre controcorrente. “Mi hanno un po’ dimenticato” mi dicevi con pudore. Sarai sempre nel nostro cuore Paolino, altroché”.

Pistocchi commosso per la morte di Beldì

Fioccano i ricordi di chi lo ha conosciuto di persona o di chi ne ammirava le doti. Messaggi di cordoglio sui social arrivano da tutto il mondo del calcio, molte società (Fiorentina, ovviamente, ma anche Lazio), tantissimi giornalisti (come Cucchi e Ciccio Valenti). Per Pistocchi Beldì era un “regista geniale e uomo aperto e intelligente. Le chiacchierate con lui su tv e calcio-soprattutto sulla “sua”Fiorentina-non erano mai banali, nel suo lavoro è stato un maestro per tutti . Ciao Paolo, il prossimo scudetto della Viola lo vedrai dal Cielo”.

Tanti i ricordi anche dei tifosi comuni:0 “L’INNO della Viola ad ogni gol a Quelli che il Calcio grazie a Beldì” e infine: “Paolo Beldì riusciva a fare spettacolo con i dettagli. Inquadrava i piedi, le mani, raccontava gli ospiti con un niente. La rivoluzione delle piccole cose”

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