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È morto Vincenzo D'Amico: addio all'eroe più giovane della Lazio dello Scudetto del '74

Vincenzo D'Amico è morto. Aveva 68 anni ed era stato tra gli eroi dello scudetto conquistato dalla Lazio nel 1974. Lo scorso maggio aveva annunciato su Facebook di lottare contro il cancro

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

È morto Vincenzo D’Amico. Dopo due anni di lotta contro un brutto male, a 68 anni, l’eroe dello scudetto del 1974 con la Lazio non ce l’ha fatta e si è spento all’Ospedale Gemelli di Roma.

Addio a Vincenzo D’Amico

Il 7 maggio scorso, Vincenzo D’Amico aveva annunciato sui social la propria battaglia contro il cancro, rivelando di voler lottare con tutte le proprie forze per sconfiggere il grande male che lo aveva colto: “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando!”, aveva scritto su Facebook attirando un’infinità di messaggi di incoraggiamento ed effetto. Oggi, il primo luglio, dopo due anni di lotta alla malattia, purtroppo, D’Amico non ce l’ha fatta, spegnendosi a 68 anni all’Ospedale Gemelli, a Roma.

L’eroe più giovane dello scudetto della Lazio

La notizia scuote il mondo del calcio tutto e lascia un vuoto incolmabile soprattutto nei cuori dei tifosi della Lazio. Legato indissolubilmente al biancoceleste, con sedici anni (dal 1971 al 1986), intervallati solo da un breve parentesi al Torino, che lo videro diventare campione d’Italia nel 1974, giovanissimo ad appena 19 anni. Il più giovane, il Golden Boy di quella squadra di eroi guidati da Tommaso Maestrelli e trascinata da Giorgio Chinaglia e Pino Wilson.

D’Amico e la Lazio, un legame indissolubile

Quella maglia, D’Amico, che arrivava dalla Primavera e fu scoperto proprio da Maestrelli, la vestì per ben 338 volte, mettendo a segno 51 reti e facendo spesso impazzire gli avversari a suon di dribbling ubriacanti. Era nato a Latina, il 5 novembre 1954 e, dopo aver dato i primi calci nelle giovanili del Cos Latina e nell’ALMAS, nel 1970 approdò in biancoceleste, arrivando anche a ribaltare praticamente da solo una vera e propria sfida salvezza in Serie B: tripletta in Lazio-Varese 3-2 del 6 giugno del 1982. Insomma, se ne va un vero e proprio eroe, un altro di quella squadra che la Lazio e l’Italia intera ammirarono e applaudirono.

D’Amico e la carriera dopo il campo

D’Amico chiuse la carriera alla Ternana, in C2. Tentò, senza successo, l’avventura sulla panchina come allenatore, per poi diventare osservatore e, infine, Presidente della Virtus Latina. Lasciò quest’ultimo incarico nel 2009, con la fusione delle due squadre della città che portò alla nascita del Latina. Fu dirigente e, in contemporanea, commentatore tv, approdando in Rai. Con la sua voce ha raccontato fino a poco tempo il gesto tecnico dei campioni di oggi, dimostrandosi un fuoriclasse pacato, attento, ma mai banale anche in questo.

È morto Vincenzo D'Amico: addio all'eroe più giovane della Lazio dello Scudetto del '74 Fonte: Ansa

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