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Musetti, sogno svanito e il ritiro è un campanello d’allarme: non è la prima volta. E Alcaraz fa un gesto da applausi

Dopo la finale a Montecarlo, il toscano si ritira anche nella semifinale del Roland Garros sempre contro Carlos Alcaraz: preoccupano le condizioni di Lorenzo

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un sogno svanito sul più bello, un primo set vinto d’astuzia e tecnica, una battaglia nel secondo poi tutto è andato nel verso sbagliato. Lorenzo Musetti si arrende in semifinale al Roland Garros contro Carlos Alcaraz, fermato ancora una volta da un problema fisico che lo costringe al ritiro nel corso del quarto set.

La battaglia in semifinale

Serve un’impresa per battere Carlos Alcaraz ma i primi due set andati in scena sul Centrale di Parigi danno la sensazione che Lorenzo Musetti non è lontano dal centrare una prestazione di altissimo livello. Nel primo parziale l’azzurro è capace di soffrire, cancella un paio di occasioni al suo avversario e poi alla prima chance mette a segno il break che gli consente di conquistare il primo set. E nel secondo la situazione non cambia, Alcaraz alza il livello del suo gioco ma Musetti non indietreggia. Un paio di break e controbreak che consegnano la decisione al game decisivo sul 6-6 con lo spagnolo che è più freddo e rimette in parità la situazione.

Nel terzo però arriva l’imprevisto, qualcosa cambia in maniera evidente. Alcaraz domina in lungo e in largo con Musetti che non riesce più a replicare. Il parziale finisce in un battibaleno con lo spagnolo che vince 6-0 ma c’è qualcosa che non va. Il toscano chiama il medical timeout per un problema alla gamba sinistra, prova a tornare in campo ma dopo qualche scambio decide di ritirarsi.

Musetti-Alcaraz: le emozioni del match

Il secondo ritiro dopo Montecarlo

Forse Lorenzo Musetti non è ancora pronto per la dura vita da “big”. E’ evidente come la carriera del toscano sia cambiata nel giro di pochissimo tempo. E gli ultimi mesi lo hanno visto costantemente impegnato, con la stagione sulla terra rossa che lo ha visto in finale a Montecarlo, in semifinale a Madrid, in semifinale a Roma e al penultimo atto anche al Roland Garros. Tanti tornei giocati fino in fondo con grande dispendio di energie fisiche e nervose. E forse proprio questo ha influito anche a Parigi dopo due settimane di grande impegno che hanno presentato il conto.

Ma dopo il ritiro a Montecarlo (proprio contro Alcaraz), quello di Parigi è il secondo nel giro di pochi mesi e per Musetti deve essere un campanello d’allarme anche in vista del futuro magari anche a fare scelte che lo possano salvaguardare da questo punto di vista.

Le parole di Alcaraz

Carlos Alcaraz voleva la finale a tutti i costi ma voleva guadagnarsela sul campo. Subito dopo la decisione del ritiro, lo spagnolo ha dimostrato grandissima sportività applaudendo a lungo il toscano, quando il pubblico lo applaudiva indicava Lorenzo come a dire che era lui quello che andava incoraggiato in quel momento. E nelle parole alla fine del match non è stato da meno: “Vincere così non è bello, lui ha avuto una stagione sulla terra incredibile. E’ stato uno dei pochi negli ultimi 30 anni a ottenere questi risultati, raggiungendo almeno la semifinale in tutti i tornei più importanti. Mi auguro che possa recuperare in fretta e potremmo tutti tornare a goderci il suo tennis”.

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