Era iniziata con l’urlo contro il razzismo dopo il caso Juan Jesus, è finita con i fischi del Maradona. Era iniziata con la squadra in ginocchio sul campo per protestare contro le discriminazioni ed è finita con il Napoli in ginocchio anche al 90’. Persa anche l’ultima chance di agganciarsi al treno Champions, il Napoli, umiliato, si consegna ad un’Atalanta che ora all’Europa dei grandi ci crede eccome. Finisce 3-0 per la squadra di Gasperini, l’unica che ci ha creduto davvero. Fragile come il cristallo il Napoli in difesa, tanto quanto inconcludente in attacco dove l’assenza della fantasia dell’infortunato Kvara non è stata bilanciata dalla voglia frenetica del rientrante Osimhen. Nessun tiro in porta e manovra stucchevole del Napoli per 45’ dove due prodezze di Meret hanno evitato il tracollo ma non due gol. Prima Miranchuk in mischia dopo un pasticcio della retroguardia partenopea poi Scamacca poco prima del riposo hanno indirizzato la partita su binari comodissimi per l’Atalanta. Illusorio lampo azzurro nella ripresa con due pali nella stessa azione colpiti dai neo-entrati Zielinski e Ngonge, poi entrano in scena i due portieri Meret e Carnesecchi che non fanno passare più niente fino al gol di Koopmeiners a 2’ dalla fine che fa esplodere la rabbia dei tifosi. Tutto troppo poco per il Napoli che resta a 45 punti, settimo e col rischio di essere scavalcato da chi sta dietro, tutto a gonfie vele per l’Atalanta che sale a 50 punti, a -1 dal quinto posto della Roma.
- Napoli-Atalanta, la chiave tattica della partita
- Napoli, cosa ha funzionato
- Napoli, cosa non ha funzionato
- Le pagelle del Napoli
- I top e flop dell'Atalanta
- Napoli-Atalanta: il tabellino del match
Napoli-Atalanta, la chiave tattica della partita
Nessuna sorpresa tattica per i padroni di casa che confermano il 4-3-3 con Raspadori in attacco sulla sinistra al posto di Kvaratskhelia infortunato; l’Atalanta cambia, ma di poco, e schiera il 3-4-1-2 per rafforzare maggiormente l’attacco con le due punte centrali, Scamacca e Miranchuk, e il supporto di Pasalic alle loro spalle. I bergamaschi salgono in sei, tutti sulla stessa linea, e mandano in completa confusione gli azzurri in fase di marcatura: da questo tipo di azione nasce sia il gol dell’1-0 atalantino e un’altra palla pericolosissima con gli inserimenti improvvisi di più attaccanti in area. Nonostante le sostituzioni del Napoli nel secondo tempo, gli azzurri non sfondano e non riescono a sovvertire le sorti del match; l’Atalanta ingabbia Lobotka con De Roon e nel secondo tempo impedisce al Napoli di costruire il gioco dal basso fino a segnare anche il terzo gol che chiude il match.
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Napoli, cosa ha funzionato
Bene Meret che ha limitato i danni per quello che ha potuto, resta comunque grave il primo gol subito sotto le gambe.
Napoli, cosa non ha funzionato
Gli azzurri faticano a costruire dal basso. Non ha funzionato niente a centrocampo, sia in fase di costruzione che in fase di interdizione. Raspadori sulla sinistra è totalmente fuori posizione. Difesa allegra, troppo disinvolta nonostante abbia subito due gol.
Le pagelle del Napoli
- Meret 5.5. Da quattro in pagella sul gol subito sotto le gambe, sul tap-in di Miranchuk, senza neanche provare a parare. Si riscatta con due interventi nel primo tempo ed altri due nella ripresa. Subisce tre reti ma evita il possibile.
- Di Lorenzo 5. L’apporto in fase offensiva è minimo, giusto qualche cross e pochi inserimenti sulla fascia. In fase difensiva non brilla ma non commette errori eclatanti. Non chiude su Koopmeiners sul gol del 3-0.
- Rrahmani 5. Reclama una spinta di Scamacca, che lo tira giù in area, su traversone dall’alto e nel momento in cui cade arriva il colpo di testa di Pasalic per Miranchuk che la mette in rete.
- Juan Jesus 4.5. Al 45′ sbaglia lo stop in uscita e si fa anticipare da Scamacca che gli ruba palla, fa un uno-due con Miranchuk e calcia dal limite dell’area trovando il gol. Non chiude nello stretto e concede a Koompeiners il gol del 3-0 proprio nella giornata anti-razzismo a lui dedicata.
- Mario Rui 5. In fase difensiva fa acqua da tutte le parti, non chiude adeguatamente nello stretto con Juan Jesus e permette a Miranchuk di inserirsi in profondità.
- Lobotka 6. E’ l’unico in fase di costruzione a far girare palla ma i suoi compagni attorno restano poco reattivi.
- Anguissa 5. Lento e mai pericoloso, a centrocampo manca di reattività in fase di conquista e impostazione di gioco. Simeone sv. (dal 75′).
- Hamed Traoré 5. Mai entrato in partita, non attento alle marcature in fase di non possesso e poco reattivo in avanti. Zielinski 6.5 (dal 45′ 2t). Entra nel secondo tempo e colpisce subito un palo con tiro di sinistro da posizione defilata ma ravvicinata.
- Politano 5. Qualche guizzo sulla destra non può bastare: poco pericoloso e sostituito nel secondo tempo quando non fa più nulla di buono. Lindstrom 5. (dal 67′). Ha una opportunità di far gol ma mentre sta per calciare viene anticipato.
- Osimhen 5.5. Parte forte già dall’inizio della gara e prova a sfruttare qualche errore della difesa bergamasca con inserimenti a sorpresa ma non riesce mai ad essere pericoloso.
- Raspadori 5. Gioca in posizione di esterno sinistro d’attacco, al posto di Kvaratskhelia ma i risultati sono deludent: partecipa poco alla manovra offensiva se non per causare ulteriore confusione ai compagni, quando ha la palla tra i piedi sbaglia di tutto. Ngonge 6 (dal 45′ 2t).
I top e flop dell’Atalanta
- Miranchuk 8.5 Colpisce un palo dopo due minuti di gioco, dopo essersi inserito nel varco tra i due centrali difensivi del Napoli. Sfrutta un assist su colpo di testa di Pasalic per fare tap-in e mettere la palla in rete. Ha l’opportunità del 2-0 ma trova la pronta uscita di Meret su di lui. Assist per Scamacca sul 2-0 bergamasco.
- Scamacca 7. Bravo ad anticipare al 45′ Juan Jesus, gli ruba palla, la cede a Miranchuk, riceve l’assist e calcia dalla distanza sul secondo palo, trovando un gran gol.
- Koopmeiners 7. Entra sulla fascia sinistra superando Di Lorenzo, anticipando Juan Jesus e trovando un gol meraviglioso ad incrociare sul secondo palo.
- Pasalic 6.5. Marca quasi a uomo Lobotka in fase difensiva, in area di rigore sfrutta la caduta di Rrahmani, che cade in pressing su Scamacca, e di testa serve l’assist a Miranchuk per il gol dell’1-0.
- Carnesecchi 6.5. Para di tutto su Osimhen e salva più volte la porta.
- De Roon 6.5. Bravo ad ingabbiare il centrocampo azzurro.
- Hien 6. Abile nelle chiusure difensive durante il primo tempo, cala sul piano fisico nel secondo e concede qualcosina ad Osimhen.
Napoli-Atalanta: il tabellino del match
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa (75′ Simeone), Lobotka, Traoré (46′ Zielinski); Politano (67′ Lindstrøm), Osimhen, Raspadori (46′ Ngonge). A disp. Gollini, Contini, Mazzocchi, Ostigard, Natan, Olivera, Cajuste, Dendoncker.
All. Calzona
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini (72′ Toloi), Hien, Kolasinac (67′ Djimsiti); Hateboer, De Roon, Ederson, Zappacosta (60′ Ruggeri); Pasalic; Miranchuk (60′ Koopmeiners), Scamacca (60′ Lookman). A disp. Musso, Rossi, Palomino, Holm, Bakker, Adopo, El Bilal.
All. Gasperini
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Reti: 26′ Miranchuk (A), 45′ Scamacca (A), 88′ Koopmeiners (A)
Note. Ammoniti: Osimhen (N), Kolasinac (A), Koopmeiners (A), Di Lorenzo (N)
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