Per qualcuno è un effetto diretto della nuova politica voluta da Donald Trump. Che si un concetto è stato piuttosto chiaro: “Basta vedere uomini che diventano donne e gareggiano contro chi donna lo è da sempre”. E all’Università della Pennsylvania, di stanza a Philadelphia, quelle parole le hanno prese alla lettera, tanto da decidere di estromettere una volta per tutte Lia Thomas dal libro dei record dell’ateneo. Con tanto di lettera di scuse inviata alle nuotatrici che erano state sconfitte dalla rivale, che è passata alla storia come la prima atleta dichiaratamente transgender a vincere un titolo NCAA di Division I.
- L'esclusione da Parigi 2024, le polemiche del passato
- La decisione dell'Università della Pennsylvania e le reazioni
L’esclusione da Parigi 2024, le polemiche del passato
Lia Thomas era salita agli onori delle cronache soprattutto nei mesi che hanno preceduto i giochi olimpici di Parigi 2024, dove risultati alla mano avrebbe potuto partecipare, ma dove venne esclusa a seguito di una controversa causa legale persa contro World Aquatics che era finita nientemeno che davanti al TAS di Losanna.
La motivazione che portò alla sua esclusione fu tanto semplice, quanto diretta: “Chiunque abbia attraversato nel corso della vita qualsiasi momento di pubertà maschile non può in alcun caso gareggiare nella categoria femminile delle competizioni di alto livello, inclusi i giochi olimpici”.
Seguendo in parte questa linea, l’Università della Pennsylvania ha deciso di cancellare totalmente i risultati ottenuti da Lia Thomas nel corso della sua carriera scolastica: si tratta di tre record da lei ancora detenuti, che hanno prodotto la cancellazione e la conseguente lettera di scuse a quelle nuotatrici che erano state private della possibilità di vincere proprio per via della presenza di Thomas.
La decisione dell’Università della Pennsylvania e le reazioni
Tra i motivi che hanno portato alla decisione ce n’è sicuramente uno legato all’indagine fatta dall’US Education Department dell’amministrazione Trump. Decisa a estromettere ogni atleta transgender dagli sport femminili. Di fatto l’ateneo di Philadelphia, secondo quanto stabilito dalle linee guida governative, avrebbe infranto la legge permettendo a Lia Thomas di gareggiare, e da qui è arrivata la decisione di rimuoverla da ogni possibile collegamento con la stessa.
Nel sito dell’università è stata emessa una nota che spiega quanto accaduto: “Gareggiando secondo le regole di ammissibilità in vigore all’epoca, Lia Thomas ha stabilito i record nei 100, 200 e 500 stile libero durante la stagione 2021-22. Sebbene le politiche della Penn durante la stagione natatoria 2021-2022 fossero conformi alle norme di ammissibilità NCAA in vigore all’epoca, riconosciamo che alcuni studenti-atleti sono stati svantaggiati da queste e ci scusiamo con coloro che hanno subito uno svantaggio competitivo o hanno provato ansia a causa delle politiche in vigore all’epoca”.
Da oggi a University of Pennsylvania si potrà gareggiare solo su definizioni bastate sulla “biologia”: per Trump una vittoria non da poco, corroborata anche dalle parole dlel’ex nuotatrice Riley Gaines, da tempo schierata contro le atlete transgender ammesse alle gare. “I maiali volano?”, ha scritto sui propri profili social, ringraziando il presidente per quanto sta mettendo in atto in difesa della sana competizione.