E’ partito ormai il countdown per le Olimpiadi invernali del 2022. I Giochi di Pechino cominceranno il 4 febbraio e termineranno il 20 dello stesso mese. Più di due settimane di spettacolo, con l’Italia che conta di essere una grande protagonista come a Tokyo 2020. La cerimonia d’apertura è ormai alle porte, la Moioli sostituirà Sofia Goggia come portabandiera azzurra, ma la sciatrice bergamasca conta di recuperare dall’infortunio per essere protagonista come quattro anni fa.
Olimpiadi, qualificazioni truccate?
Le Olimpiadi sono simbolo di unità globale e di collettività sportiva e tutti gli atleti sognano di partecipare per vincere la medaglia d’oro. Ma, come in tante cose, non sembra tutto oro quello che luccica. Già perché a una settimana dai Giochi di Pechino, un’inchiesta de La Repubblica avrebbe rivelato un mondo marcio che ci sarebbe dietro le qualificazioni.
Bisogna fare un passo indietro. Il Cio, il 24 gennaio, ha allargato da 153 a 157 gli sciatori ammessi alle Olimpiadi. Una scelta dovuta al fatto che alcuni eventi sono sotto revisione, ma non vengono specificati quali. Dei quattro posti in più, due spettano all’Austria, uno alla Germania e uno alla Francia. Come riporta La Repubblica, tre eventi sospetti si sarebbero svolti a Dubai, in Montenegro e in Liechtenstein.
Tre eventi sospetti
Partiamo da Dubai, dove si svolge un evento non paragonabile alla Coppa del Mondo che consente a sciatori non fenomenali di disputare una gara internazionale per qualificarsi alle Olimpiadi. I quattro più forti (tra cui c’è anche un italiano), sciano decisamente non all’altezza delle loro solite prestazioni e alla fine ai Giochi vanno un indiano, uno sciatore del Kirghizistan e un saudita. I qualificati non sono riusciti successivamente a ripetere la prestazione di Dubai e si scopre che uno di loro ha rinunciato a tre gare successive e che un altro ha partecipato ad appena nove eventi ufficiali in carriera.
Ci sarebbero anche minacce di morte
In Montenegro invece si tengono due tappe organizzate da due paesi non proprio associati alla neve: Giamaica e Repubblica democratica di Timor Est. Stessa dinamica di Dubai, i più forti vanno piano (c’è un italiano) e un saudita strappa il pass per le Olimpiadi. Un giovane ragazzo ignaro, che stava andando forte, pare sia stato minacciato di morte. In Liechtenstein la stessa solfa. Evento organizzato dalle federazioni giamaicana e capoverdiana e pare ci siano state palesi violazioni di iscrizioni irregolari, compensi e prestazioni penose da parte dei più forti: si qualificano un ghanese e un giamaicano. Una vergogna che, in caso di conferme, non può rimanere impunita.