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Washington, Bolelli e Vavassori ritrovano il tocco magico: quarto titolo stagionale, ATP Finals ipotecate

Dopo Darderi a Umago, la settimana del tennis azzurro regala un altro titolo col ritorno alla vittoria del doppio Bolelli/Vavassori sul cemento americano

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Cambia il tempo, cambia il campo, cambia pure il meridiano, ma Simone Bolelli e Andrea Vavassori il modo per far tornare i conti lo trovano sempre. Tanto che a Washington conquistano il quarto titolo ATP della stagione: battendo 6-3 6-4 il monegasco Hugo Nys e il francese Edouard Roger-Vasselin, il doppio azzurro trova il modo di alzare il settimo trofeo nell’ultimo biennio, dando anche una sferzata a una stagione che negli ultimi mesi non era andata avanti nella direzione sperata.

Nemmeno tuoni e fulmini fermano la coppia azzurra

A Washington c’è stato bisogno di armarsi di tanta pazienza, pensando anche alla sospensione sul 6-3 2-0 per via dell’allerta meteo (in questo caso fulmini, ma poi è arrivata comunque la pioggia) che ha costretto gli organizzatori a prendere una decisione radicale, optando addirittura per far riprendere il match su un altro campo (il campo 1, anziché l’impianto centrale).

Questo allo scopo di non ingolfare eccessivamente il programma di giornata che a Washington prevedeva sia la finale del singolare femminile, sia quella maschile.

Bolelli e Vavassori però non sembrano aver accusato minimamente i cambi in corsa: hanno ripresa da dove avevano lasciato, mostrandosi infallibili nei turni di servizio e attenti quanto basta quando c’è stato da ricevere.

Un break a set una volta tanto può bastare

La vittoria ha un valore speciale pensando al balzo fatto nella Race (Nys e Roger-Vasselin sono attualmente la prima coppia esclusa dalle Finals) ma soprattutto alla svolta radicale arrivata su una superficie che tante volte si era dimostrata un po’ infima per la coppia azzurra.

La finale per un set è filata già all’insegna dell’equilibrio, deciso da una risposta profonda di Vavassori alla terza palla break avuta dagli azzurri nel sesto gioco. A quel punto diventa tutto più agevole, pensando anche ai 17 punti ottenuti sulle 19 prime servite. E nel secondo set la musica inizialmente è la medesima: subito break per la coppia azzurra, poi sul 2-0 la sospensione per pioggia che obbliga tutti a ripararsi negli spogliatoi.

Piove, abbastanza da allagare il campo: due ore di sospensione forzata, ma al rientro in campo Bolelli e Vavassori non sbagliano nulla, chiudendo con autorità i game sul proprio servizio e conquistando un titolo che sa di buon auspicio in vista della lunga parentesi stagionale sul cemento. Ottime indicazioni anche in vista della Davis, dove un doppio di garanzia e qualità è sempre ben accetto (specie in assenza dei potenziali big). Ma intanto quel che conta è che Chicco e Wave siano tornati a sorridere: pensavamo di averli smarriti lungo la diritta via, invece dovevamo avere solo un po’ di pazienza e fiducia.

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