Dopo la semifinale delle polemiche contro l’Italia, ripresa all’ultimo respiro e vinta con un rigore che ha fatto discutere e arrabbiare le azzurre, l’Inghilterra centra con merito il secondo titolo europeo consecutivo superando la Spagna ai rigori dopo l’1-1 maturato nei novanta minuti e confermato durante i supplementari. Ma ci sono due particolarità da analizzare.
- Chloe Kelly, la donna del destino
- Spagna tradita dalle sue stelle
- Il rigore fatto calciare due volte
- Il dato che fa discutere
Chloe Kelly, la donna del destino
L’Inghilterra è campione d’Europa per la seconda volta di fila. Si mangiano le mani le ragazze della Roja, che passano al 25’ con l’incornata di Mariona Caldentey su assist di Ona Batlle e si fanno recuperare a inizio ripresa, sempre di testa, da Alessia Russo, brava a incunearsi nella linea difensiva spagnola e a battere Catalina Coll su assist di Chloe Kelly.
Una Kelly giocatrice del destino che, subentrata sul finire del primo tempo per la bandiera bianca alzata da Lauren James, non solo mette a segno il cross decisivo per la Russo, ma poi va a trasformare il quinto e ultimo rigore che fa impazzire di gioia le inglesi, come accaduto nel 2022 con il gol decisivo in finale contro la Germania.
Spagna tradita dalle sue stelle
La Spagna viene, invece, tradita dalle sue ragazze più attese. Dal dischetto, infatti, si fanno ipnotizzare Mariona Caldentey e Aitana Bonmati (eroica e premiata come giocatrice del torneo nonostante la meningite virale accusata alla vigilia dell’Europeo), prima dell’errore decisivo di Salma Paralluelo, che angola troppo e non inquadra lo specchio.
Il rigore fatto calciare due volte
Oltre alla cronaca, questa finale ci lascia anche due dati da sottolineare. Il primo è quello del rigore fatto calciare due volte a Bethany Mead, che sul primo tentativo aveva segnato con un doppio colpo dopo essere scivolata, e sul secondo non era riuscita a ripetersi. Il perché della ripetizione, al contrario di quello cancellato a marzo negli ottavi di finale di Champion a Julian Alvarez in Atletico-Real Madrid, è da imputare al cambio regolamentare, con la nuova norma entrata in vigore proprio a inizio luglio.
Il dato che fa discutere
La seconda particolarità è un dato a dir poco sorprendente che riguarda la nazionale inglese e il suo cammino nella fase a eliminazione diretta, che l’ha vista affrontare nell’ordine la Svezia, le azzurre e, quindi, la Spagna. Su tutte e tre le partite, infatti, le ragazze guidate in panchina da Sarina Wiegman, al suo terzo europeo vinto da ct, sono rimaste in vantaggio per appena 4 minuti e 52 secondi, esattamente quelli che hanno condannato l’Italia a un passo dal sogno finale.