Le gare di sollevamento pesi sono in programma dal 24 luglio al 4 agosto al Tokyo International Forum. Sono previsti 14 eventi, sette per genere. A Rio erano stati 15, in Giappone c’è un evento maschile in meno.
- Le categorie maschili sono: -61 kg, -67 kg, -73 kg, -81 kg, -96 kg, -109 kg, +109 kg.
- Le categorie femminili: sono -49 kg, -55 kg, -59 kg, -64 kg, -76 kg, -87 kg, +87 kg.
In tutto, alle gare di sollevamento pesi a Tokyo partecipano 196 atleti: 98 uomini e 98 donne. Ogni Paese può portare un massimo di otto atleti, quattro donne e quattro uomini, di cui comunque non più di uno per categoria. In ogni classe di peso sono in gara 14 atleti.
Azzurri in gara nel sollevamento pesi
L’Italia porta a Tokyo 5 pesisti: Antonino Pizzolato; Mirko Zanni; Davide Ruiu e in campo femminile: Giorgia Bordignon e Maria Grazia Alemanno.
Regole e storia del sollevamento pesi
Il sollevamento pesi è uno sport con una lunga storia ed è entrato a far parte del programma olimpico nei primissimi Giochi Olimpici moderni, Atene 1896.
Inizialmente tutti i sollevatori gareggiavano nelle stesse gare, indipendentemente dal peso corporeo. Gli atleti hanno iniziato ad essere raggruppati, in base al peso, ad Anversa 1920. Da Montreal 1976 sono state introdotte due tecniche di sollevamento, lo “strappo” e lo “slancio”. Gli eventi femminili sono stati inclusi per la prima volta ai Giochi di Sydney 2000.
Le regole del sollevamento pesi
Ogni gara si compone di due parti:
- strappo (gesto unico in cui il bilanciere arriva da terra a sopra la testa)
- slancio (due fasi, il bilanciere viene prima portato in appoggio sulle spalle e poi sopra la testa).
Gli atleti eseguono ogni sollevamento 3 volte e vengono presi in considerazione, sommandoli, i migliori risultati dei due diversi esercizi.
Tre giudici valutano il corretto completamento dell’alzata. Una volta che secondo loro l’atleta ha completato l’esercizio, ogni giudice fa lampeggiare una luce bianca. Quando almeno due luci vengono accese, il sollevamento è considerato buono e gli atleti possono rimettere a terra il bilanciere.