Era da Parigi 1924 che l’Italia non vinceva tre medaglie olimpiche nel sollevamento pesi, e oltretutto questa volta ne abbiamo portata a casa una femminile, la prima della storia, con l’argento di Giorgia Bordignon nella categoria 64 kg. A gioire, dopo Alberto Zanni, bronzo nei 67 kg, è oggi Antonino Pizzolato, che vince lo stesso metallo negli 81 kg.
Dopo la fase di strappo il 24enne siciliano nato a Castelvetrano era secondo alle spalle del cinese Xiaojun Lyu, dopo aver sollevato 165 kg contro i 170 dell’asiatico. Nello slancio Pizzolato, dopo aver alzato 200 kg, ha fallito i tentativi con 203 e 210 kg ed è stato scavalcato dal dominicano Zacarias Bonnat Michel, 163 nello strappo e 204 nello slancio per un totale di 367 contro i 363 del siciliano.
Dopo lo strappo, a quota 163 c’erano anche il lettone Ritvars Suharivs e il colombiano Brayan Santiago Rodallegas Carvajal, che però nella seconda fase non sono andati oltre i 195 e 196 kg. Pizzolato si è assicurato così uno storico bronzo, mentre il cinese Lyu, già oro a Londra 2012 e argento a Rio 2016, ha trionfato con 374 kg complessivi sollevati, che gli sono valsi ben tre record olimpici, 170 nello strappo, 204 nello slancio e complessivo.
Per l’Italia è la quarta medaglia di giornata e la ventiquattresima totale in questa edizione dei Giochi olimpici di Tokyo 2020. Pizzolato è stato oro europeo nel 2019 e quest’anno e qui, vincendo il trofeo più importante della sua carriera, si è confermato al vertice continentale della categoria.